Alba/Martinsicuro - Percorso e letto fluviale costellati di pattume
La zona non si presenta bella e pulita sia sull'argine albense che su quello truentino
VAL VIBRATA - Se da un lato la riviera vibratiana si presenta al meglio, la stessa cosa non si può certo dire per il percorso pedonale e ciclabile, che circonda le sponde del torrente Vibrata, specie nella zona del ponte, in via Roma, agli ingressi di Alba e Martinsicuro. Nel primo caso, le fioriere adiacenti il parcheggio, con tanto di simbolo e scritta del Comune albense, sono piene di scarti, mentre la visione dei prati intorno lascia a desiderare, con cartacce, plastica, vetro e quant'altro sparsi nei paraggi. Anche sotto il vecchio ponte, nel letto fluviale non mancano oggetti di metallo e pattume di vario genere, buttato da persone incivili che continuano a deturpare il luogo naturale. Inoltre, in tale situazione ambientale, si notano diversi tratti di terreno coltivati ad ortaggi, a ridosso della staccionata in legno che delimita l'argine. Sulla sponda truentina, invece, la situazione continua a restare alquanto selvaggia e, con molta probabilità, come già avvenuto in precedenza, la gran parte dell'immondizia è sommersa dall'alta e fitta vegetazione di canne fluviali. Comunque, alcune buste di rifiuti lanciate all'imbocco della pista accolgono gli eventuali visitatori. Su questo lato del torrente bisogna anche ricordare che persiste il buio più totale, a differenza di Alba. Il ritardo del Comune truentino nel sistemare l'illuminazione suscita preoccupazione e lamentele tra i residenti del posto, visto l'intenso via vai notturno di persone che si registra lungo il percorso, specie in estate. Un punto, quello al confine tra Alba e Martinsicuro ormai solo amministrativo, alla luce della forte contiguità urbanistica esistente tra i due centri costieri. Purtroppo, resta una decrepita cartolina del passato, dimenticato da entrambe le amministrazioni comunali nel caos automobilistico quotidiano e con un ponte del dopoguerra stretto ed immerso nell'oscurità. Una struttura obsoleta che non permette un passaggio sicuro a biciclette e pedoni che ogni giorno si spostano da una parte all'altra dell'attraversamento. Sarebbe ora che arrivasse un pò di modernità, come lungo la Sp 259, dalla rotatoria della SS 16 al casello autostradale.