Alba Adriatica - Il caso dei "furbetti" dell'ombrellone nelle spiagge libere
Il vicesindaco Ciccarelli annuncia che la linea dura proseguirą per il rispetto della norma
ALBA - Dopo il "blitz" scattato, qualche giorno fa, su alcuni tratti di arenile libero con il massiccio sequestro di 200 ombrelloni e 300 sedie a sdraio, da parte di vigili urbani e guardia costiera, molti turisti sono andati su tutte le furie. Infatti, l'azione di rimozione affinché venga rispettato il principio che la spiaggia libera torni tale, allo scoccare del tramonto come previsto dalle norme in materia, è stato aspramente contestato, lanciando al Comune rivierasco accuse di insensibilità e di carenze, ad iniziare dalla mancanza di percorsi che possano agevolare il trasporto delle attrezzature, specie nel caso di persone anziane e diversamente abili. Tuttavia, per l'ente pubblico, l'esistenza delle problematiche esposte non comporta che la spiaggia libera possa essere occupata in modo permanente. La linea dura contro i "furbetti" dell'ombrellone non muta e proseguirà nel corso della stagione estiva. "L'impegno che ci siamo assunti -ha premesso in una nota il vice sindaco e assessore alla polizia municipale,
Alessandra Ciccarelli- è quello di far tornare Alba tra le mete turistiche più belle ed accoglienti, dotata di tutti i servizi. Pur comprendendo le varie esigenze -ha poi risposto alle critiche ricevute- va osservato che tutti i giorni la fonica ricorda di sgomberare la spiaggia libera da ombrelloni e attrezzature al tramonto del sole, in virtù dell'ordinanza che la Regione adotta da anni. E questo -ha rammentato Ciccarelli- per agevolare la pulizia dell'arenile ma anche per i dovuti controlli all'abusivismo commerciale". Per quest'ultimo guaio, dopo i risultati ottenuti dal Comune di Cervia, la stessa Ciccarelli propone nuove strategie di lotta. "L'amministrazione comunale -ha concluso- ha iniziato un confronto con il comandante della polizia municipale, con lo scopo di stimolare protocolli d'intesa con altre amministrazioni limitrofe, per condividere iniziative congiunte, nonché misure necessarie ed efficaci".