Alba Adriatica - Prolungato l'orario estivo per la diffusione musicale
Arriva l'ordinanza che porta balli, danze e musiche fino all'1,30 ma il venerdì e sabato alle 2
ALBA - Da ieri, è in vigore l'ordinanza del sindaco
Antonietta Casciotti che disciplina gli orari delle attività musicali, per l'estate 2018, sull'intero territorio albense. La disposizione era molto attesa, soprattutto, dai gestori di locali pubblici e stabilimenti balneari che, già dallo scorso mese di giugno, offrono concerti dal vivo e
spettacoli danzanti. Anche questa volta si è ritenuto di dover andare incontro alle loro aspettative ed alle esigenze di turisti e cittadini che desiderano vivere occasioni di svago, protraendo l'orario di diffusione sonora che passa dalle ore 1, all'1,30, dal lunedì al giovedì, domenica compresa. Ancora più tolleranza, invece, ogni venerdì e sabato d'estate, quando si potrà arrivare fino alle ore 2, così come per martedì 14 agosto. Per il carnevale estivo (martedì 7 agosto), in linea con i precedenti provvedimenti, con molta probabilità verrà emanata una specifica ordinanza che protrarrà l'orario di balli e musiche anche fino alle ore 3. Tuttavia, la maggiore disponibilità di tempo, non significa poter fare baccano a volontà, in quanto sarà sempre vigente il Piano acustico comunale che divide l'emissione di decibel a seconda delle zone cittadine. Naturalmente sulla riviera, dove persiste un notevole rumore di fondo, il limite consentito è più alto, rispetto ad altre aree urbane interne. Per quanto concerne l'ascolto di radio e televisori amplificati, l'orario scatta dalle ore 9 del mattino, all'1,30, ma per l'uso di strumenti musicali amplificati, bisognerà attendere le ore 21. Inoltre, gli impianti di amplificazione devono avere caratteristiche tecniche tali da garantire il rispetto della quiete pubblica e, in ogni caso, gli altoparlanti devono essere rivolti verso il mare e non verso la passeggiata del lungomare. Le sanzioni per coloro che non rispetteranno l'ordinanza sono pesanti e possono raggiungere anche un massimo di 20.000 euro, oltre a 30 giorni di inibizione dell'attività musicale.