Alba Adriatica - Nuove telecamere, ad iniziare dal ponte in legno sul Vibrata

Finanziamento per 59.000 euro che servirà ad ampliare il controllo di punti sensibili

ALBA - Continua anche con la nuova amministrazione comunale, diretta dal sindaco Antonietta Casciotti, il percorso di potenziamento dell'impianto di video sorveglianza, iniziato con l'ex sindaco Tonia Piccioni appena 3 anni fa, e che oggi conta già circa 60 telecamere in funzione. Con una delibera di Giunta, ora è stato approvato il progetto preliminare che contempla nuovi luoghi da controllare e che permetterà di inoltrare la richiesta per ottenere i fondi previsti allo scopo, relativi al patto per la sicurezza  urbana. Il prospetto per installare altre telecamere, era già stato definito dalla precedente amministrazione ma adesso c'era bisogno di procedere con il licenziamento della pratica, per non perdere lo stanziamento di 59.000 euro, a fronte di una spesa complessiva di 69.000 euro. I restanti 10.000 euro saranno reperiti dalle casse comunali. Tra i nuovi punti da osservare, spiccano il tratto del ponte in legno sul torrente Vibrata che collega il lungomare di Alba e Martinsicuro, la corsia ciclo-pedonale lungo l'argine fluviale albense, compresa una specifica postazione nei dintorni del comando della polizia municipale. Inoltre, le immagini saranno registrate anche nello spazio della rotonda Nilo e nelle intersezioni stradali del lungomare con via Dei Ludi e con via Malta. Si aggiungerà poi l'area della pineta litoranea nelle vicinanze di via Marche, l'asilo nido in via Legnano e gli accessi principali alla località balneare, sia a Nord sul ponte stradale in via Roma, che a Sud sulla SS 16 all'incrocio con via Isonzo. Garantita, infine, la sicurezza notturna mediante guardia giurata armata, dalle ore 1 alle 7, per le strutture pubbliche della villa comunale Flaiani, della Bambinopoli e della pineta del lungomare. Il servizio a difesa del patrimonio municipale da atti vandalici e microcriminalità, verrà affidato a privati, per una somma stimata dall'ente a 9.000 euro, per la durata di 60 giorni.