Alba Adriatica - Ripascimento: "Così si assassina il turismo"
Per albergatori e balneatori le opere di riporto della sabbia sono un danno
ALBA - "La spiaggia è diventata la terrazza sul mare". Con questa ironica osservazione albergatori e balneatori albensi, rispettivamente aderenti alle associazioni Albatour e Oba, vanno all'attacco dei lavori di ripascimento effettuato, pochi giorni fa, sull'arenile Nord di Alba, per 680 metri lineari ed oltre 20.000 mc. di sabbia riversati dalla draga. Inoltre, si appellano al nuovo sindaco Antonietta Casciotti "perché medi 
con la Regione ed intervenga con le ruspe". Per gli operatori turistici coinvolti dall'intervento tecnico che appena concluso sembrava aver soddisfatto le loro attese, ignari però di quanto sarebbe accaduto nei giorni seguenti, ora è il momento dell'ira e delle polemiche. "Ecco dimostrato -si legge in una nota a firma delle due associazioni turistiche- come il ripascimento serve a poco, come i fondi destinati a questo genere di intervento di salvaguardia siano insufficienti e come, soprattutto, i pennelli realizzati a Villarosa e quelli che lo saranno ancora per testarda volontà della Regione, distruggeranno la spiaggia di Alba Adriatica e la sua economia principale". Sotto accusa, in modo particolare, il vistoso gradino tra la spiaggia e la battigia sottostante, formatosi con la mareggiata delle scorse ore che ha già eroso una parte del materiale sabbioso deposto, facendo sparire le prime file di ombreggi, guadagnate solo due settimane fa. "La Regione -si lamenta il comparto delle vacanze- ci ha lasciato proprio in balia delle onde. Intervenga immediatamente a ripristinare i livelli di sabbia laddove può. Chiediamo anche al Comune attraverso il sindaco e l'assessore al Turismo, Paolo Cichetti, di fare leva sulla Regione per risolvere tali criticità. Non sono questi -si conclude- i risultati che ci erano stati promessi. Così si assassina il turismo". Albergatori e gestori di lidi balneari voglioni che la Regione faccia strutture rigide, altrimenti la spiaggia non ci sara più.
con la Regione ed intervenga con le ruspe". Per gli operatori turistici coinvolti dall'intervento tecnico che appena concluso sembrava aver soddisfatto le loro attese, ignari però di quanto sarebbe accaduto nei giorni seguenti, ora è il momento dell'ira e delle polemiche. "Ecco dimostrato -si legge in una nota a firma delle due associazioni turistiche- come il ripascimento serve a poco, come i fondi destinati a questo genere di intervento di salvaguardia siano insufficienti e come, soprattutto, i pennelli realizzati a Villarosa e quelli che lo saranno ancora per testarda volontà della Regione, distruggeranno la spiaggia di Alba Adriatica e la sua economia principale". Sotto accusa, in modo particolare, il vistoso gradino tra la spiaggia e la battigia sottostante, formatosi con la mareggiata delle scorse ore che ha già eroso una parte del materiale sabbioso deposto, facendo sparire le prime file di ombreggi, guadagnate solo due settimane fa. "La Regione -si lamenta il comparto delle vacanze- ci ha lasciato proprio in balia delle onde. Intervenga immediatamente a ripristinare i livelli di sabbia laddove può. Chiediamo anche al Comune attraverso il sindaco e l'assessore al Turismo, Paolo Cichetti, di fare leva sulla Regione per risolvere tali criticità. Non sono questi -si conclude- i risultati che ci erano stati promessi. Così si assassina il turismo". Albergatori e gestori di lidi balneari voglioni che la Regione faccia strutture rigide, altrimenti la spiaggia non ci sara più.
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