Alba Adriatica - Ancora pochi giorni per approvare il Piano spiaggia
Lo strumento che prevede una dozzina di nuove concessioni, č all'esame del Genio civile
ALBA - Piano spiaggia agli ultimi pass
aggi, prima di essere licenziato nella prossima assise comunale del 24 maggio. Il piano demaniale marittimo comunale, già approvato nel febbraio del 2015, dopo essere stato adeguato allo strumento regionale affidando il compito ad un professionista del settore per redigere le necessarie varianti tecniche, "adesso -come ha riferito ieri il sindaco
Tonia Piccioni- è all'esame del Genio civile e tra qualche giorno potrà essere definitivamente approvato in consiglio comunale". Un atto molto atteso da cittadini ed operatori economici della cittadina balneare, specie dagli albergatori, in cerca di soluzioni verso alcuni problemi decennali mai risolti, ad iniziare dall'esigenza di avere spazi di arenile in cui allestire ombreggi per i propri villeggianti, sempre nel rispetto dell'ambiente circostante. Lo studio effettuato a tale scopo ha già individuato una dozzina di aree demaniali da assegnare in concessione a soggetti pubblici e privati che potranno accopparsi tra loro. In tale prospettiva si prevede anche una riqualificazione dell'intero arenile albense, a partire dalla creazione di specifici percorsi per diversamente abili che, finalmente, consentiranno di evitare grandi fatiche per trasportare in spiaggia la carrozzina. "Nel Piano -ha poi affermato la Piccioni ancora combattiva, nonostante, l'amarezza per la mancata candidatura bis- ci sono altre novità che miglioreranno anche la nostra offerta turistica. Aspetto -ha concluso- la sua riconsegna, per poi illustrarlo in Consiglio". Nel frattempo, ieri mattina, è stato effettuato il primo e potente getto di sabbia sulla spiaggia Nord, di Alba, con le ruspe pronte a spalmare, in modo uniforme, il materiale riversato sulla battigia. L'aspetto però ha preoccupato il presidente del Cogevo, il consorzio di gestione delle vongole,
Giovanni Di Mattia. Questi, pone interrogativi sul fatto che il drenaggio in corso possa arrecare danni al pregiato prodotto ittico.