Il capolista Gabriele Viviani farą ricorso. Difficile il pronostico della lista vincente
ALBA - Problemi per la lista "Alba Popolare", del candidato a sindaco
Gabriele Viviani già segretario del Pd albense, fino all'espulsione per un controverso post sui migranti, decretata lo scorso mese di ottobre. La commissione elettorale circondariale ha depennato l'ultimo c
andidato a consigliere, in ordine alfabetico, presente nella sua formazione:
Francesco Zaccaretti. Un intoppo che fa scendere i componenti da 16 a 15, facendo presagire un ricorso da parte di Viviani. Alla base dell'esclusione ci sarebbe un irregolarità inerente la parità di genere. Infatti, nella squadra di Viviani ci sono 11 uomini e 5 donne e per rispettare il 30% indicato dalla legge, si quantifica in 5,33 candidati per il sesso meno rappresentato. In tale circostanza si arrotonda per difetto a 5 e di conseguenza portando la lista a 15 candidati, con l'eliminazione di Zaccaretti, si rispetta il previsto indice del 30%. "Faremo ricorso -ha annunciato Viviani- alla decisione della commissione elettorale". Già a partire da domani, l'ex coordinatore albense del partito democratico, potrà inoltrare ricorso contro la cancellazione del suo candidato, ritenuto tra i migliori della lista. Intanto, è stato assegnato, mediante estrazione, anche il numero d'ordine in cui dovranno comparire le 4 liste in campo sulle schede elettorali. Al numero 1 verrà stampato il logo di "UniAmo Alba" del candidato
Antonietta Casciotti, al numero 2, invece, ci sarà "Città Viva" del candidato
Giuliano De Berardinis, al numero 3 "Alba Popolare", con appunto Viviani ed al numero 4 "Voi in Comune", del candidato
Remo Saccomandi. Ora la campagna elettorale entra nel vivo e mai come questa volta il risultato appare imprevedibile, vista la pesante assenza del centrodestra, disgregatosi nelle 2 liste civiche e in 2 del centrosinistra. A rendere ancora più complicato il pronostico delle elezioni comunali del 10 giugno, ci sono anche i 2300 voti raccolti dal M5Stelle, solo due mesi e mezzo fa, ma anch'esso mancante alla competizione.