Alba Adriatica - Ripascimento di sabbia sull'arenile Nord, per 20.000 mc.
Aperto, oggi, il cantiere per effettuare gli attesi lavori regionali
ALBA - Finisce l'apprensione degli operatori turistici per gli attesi lavori di ripascimento morbido della spiaggia albense. Oggi, infatti, sono arrivati le ruspe ed i tubi utili a spargere il materiale sabbioso sull'arenile, a partire dalla zona della Bambinopoli comunale, a ridosso del torrente Vibrata, per circa 900 metri verso Sud. Una volta sistemate le attrezzature, prenderà il via l'opera di riporto di rena nel tratto più colpito dall'erosione marina, in particolare nell'area antistante la rotonda Nilo, per un quantitativo sostanzioso, pari a 20.000 mc. Un getto di sabbia di tutto rispetto che, almeno per questa stagione estiva, potrà far tornare un pò di ottimismo ai balneatori coinvolti, grazie al recupero di alcune decine di metri di battigia e di file di ombreggi, da anni ridotte al minimo. Tra i gestori di stabilimenti balneari ed i titolari di hotel, si registra un certo fermento, visto che c'è fretta per allestire la concessione, pronta ad accogliere i turisti della bassa stagione ed i bagnanti del fine settimana. Ora si attende l'intervento della draga e, stando a quanto indicato in precedenza, il lavoro di ripascimento dovrebbe essere alquanto celere, perconcludersi entro 6/7 giorni. L'importante riporto di sabbia era già stato previsto dalla Regione l'anno scorso ma poi è saltato, suscitando non poche proteste. Adesso però il timore di altri intoppi è stato superato con l'apertura del cantiere, nel tratto di spiaggia libera situata di fronte all'hotel Petite Fleur. Il problema dell'erosione nell'arenile Nord, tuttavia, resta irrisolto, visto che l'azione di contrasto con il solo ripascimento di sabbia, privo di protezioni, durerà solo per questa estate, nella speranza che nelle prossime settimane non si verifichino violente mareggiate. Tali opere sono state già effettuate, in due occasioni passate ma la conta dei metri di spiaggia persi è sempre aumentata. Le associazioni turistiche chiedono anche interventi strutturali, prima che sia troppo tardi.