Alba Adriatica - Caos e proteste per i pannelli di propaganda elettorale
Spostati gią due volte in piazza del Popolo ora sono nell'anfiteatro davanti alla caserma
ALBA - Situazione di caos e tensione per il posizionamento dei tabelloni elettorali, con tanto di proteste da parte dei commercianti che operano
sul lato Nord in piazza del Popolo. Quest'ultimi, l'altro ieri, hanno visto sistemare di fronte alle loro attività un lungo muro metallico di 28 metri (come stabilito dalla legge in materia sia per la Camera che per il Senato), che di fatto ha oscurato i negozi degli esercenti, scatenando all'istante le prime rimostranze, arrivate poi direttamente negli uffici di Palazzo di città. Si è anche pensato di ricorrere ai legali per le perdite economiche e per eventuali casi di furto e danneggiamenti. In seguito alle veementi contestazioni, è stato deciso di spostare in un altro punto della piazza la struttura per affiggere i manifesti elettorali. Anche questa soluzione non è stata affatto gradita, per cui è definitivamente tramontata l'idea di utilizzare piazza del Popolo per fare propaganda politica, traslocando l'intera impalcatura dei pannelli pubblicitari nell'area dell'anfiteatro
(nella foto), antistante la caserma della Compagnia dei carabinieri di Alba. La vicenda però non è ancora finita e resta molto ingarbugliata. Infatti, in queste ore, il contesto di forte malumore e contrarietà si è trasferito negli stessi candidati politici che ritengono non idonea la nuova dislocazione dei tabelloni. Si osserva che la zona dell'anfiteatro non sarebbe in linea con le norme previste (i manifesti dovrebbero essere posti vicini ai seggi elettorali) e che, comunque, non è affatto frequentata dalla gente, rispetto a piazza del Popolo, cuore della cittadina costiera ed appunto di numerosi esercizi pubblici, nonché delle scuole in cui si andrà a votare. Finora non era mai accaduto nulla di polemico, in quanto gli spazi per la propaganda erano sempre stati collocati sul lato Ovest di piazza del Popolo, privo di attività commerciali ma, probabilmente, non più adatto a soddisfare le nuove disposizioni in tema di pubblicità elettorale.