Alba Adriatica - Record di candidati a sindaco per le prossime elezioni
La situzione prospetta ben 7 probabili aspiranti, senza contare le sorprese dell'ultima ora
ALBA - A pochi mesi dalla conclusione della legislatura comunale, la situazione politica albense (in vista delle vicine elezioni amministrative di primavera), resta molto ingarbugliata, lontano ricordo degli anni passati, quando le liste venivano formate all'insegna del mot
to: "l'unione fa la forza". Infatti, le opzioni in campo abbondano ancor più della precedente tornata elettorale, tanto che si contano già 7 aspiranti alla carica di primo cittadino, senza contare eventuali sorprese dell'ultima ora in arrivo, quali M5Stelle e Casa Pound che di recente ha aperto una sede cittadina, in via Risorgimento. Comunque, al centro del conteso obiettivo di diventare il prossimo sindaco di Alba ci sono diversi personaggi della politica locale, ben noti agli elettori per averli visti sempre aggregati tra loro, sia nel centrosinistra che nel centrodestra. Un tempo formavano uniche squadre amministrative, mentre adesso ognuno andrà per conto suo. Dall'area del Pd potrebbero sorgere anche 4/5 distinti schieramenti, legati alle figure degli ex assessori municipali
Gabriele Viviani (ora espulso dal Pd),
Nicolino Colonnelli,
Piero Pulcini (entrambi già candidati a sindaco), per passare all'ex sindaco
Franchino Giovannelli (2008-2013). Nel centrodestra il sindaco uscente
Tonia Piccioni ha intenzione di ripresentarsi per un secondo mandato ma non avrà un compito facile nel tentativo di riproporre una nuova lista, considerato che alcuni suoi collaboratori le hanno già prospettato l'abbandono dell'assise comunale. In tale area politica, tuttavia, alle prossime elezioni non sarà più sola ma troverà altri concorrenti, ad iniziare dall'ex assessore
Remo Saccomandi e, forse, dall'ex sindaco
Valerio Caserta (2004-2007). Nel frattempo, il nuovo gruppo "Progressisti per il Pd", ha eletto coordinatore
Paolo Tribuiani, fino alla data del congresso albense, rinviato per laceranti divisioni interne che hanno coinvolto anche i vertici regionali e provinciali del Pd.