Alba Adriatica - Firmata l'intesa tra associazioni di quartiere e ristoratori
Dopo anni di contrasti, si condivide il regolamento. Chiesto un giorno in pił per feste e sagre
ALBA - Torna la pace tra l'associazione dei ristoratori albensi (Ariaa) e gli altri sodalizi della cittadina rivierasca che si occupano di organizzare eventi ricreativi, con relativo allestimento di stand eno-gastronomici. Oltre un lustro di forti divergenze ed infuocate polemiche che, nell'estate de
l 2015, furono superate dall'intervento diretto dell'amministrazione comunale del sindaco Tonia Piccioni, con l'approvazione di uno specifico regolamento sulle sagre. La situazione era diventata insostenibile visto che, per circa un decennio, la località balneare era diventata un grande ristorante all'aperto, causa di non pochi danni economici alle attività fisse di ristorazione, durante l'intera stagione estiva. Un nuovo percorso che, d'ora in avanti, sarà basato sulla concordia, grazie all'accordo raggiunto con le principali associazioni di quartiere: Albatigli, Rosa dei Venti e Basciani. L'atto della ritrovata intesa tra le parti, che pone come elemento principale la definitiva condivisione ed accettazione del regolamento vigente, è stato firmato dai rispettivi presidenti ed a giorni verrà protocollato in Municipio. Un mutamento positivo che adesso unisce le stesse associazioni, al fine di favorire una migliore qualità degli stessi spettacoli proposti. Infatti, con la lettera arriva anche la prima richiesta inerente la possibilità di allungare di il periodo temporale delle feste di quartiere, alla luce delle difficoltà nel reperire fondi per organizzarle. "Sarebbe d'ausilio fondamentale -si legge nella missiva- ripristinare il limite massimo di 4 giorni per la somministrazione di alimenti e bevande nelle feste di quartiere (Tigli, Basciani, Sant'Egidio e Casone), al fine di autofinanziare e rendere meno precarie le suddette attività, svolte beneficio dei nostri concittadini, senza -si sottolinea- stravolgere lo spirito dell'attuale regolamentazione". Inoltre, è stato chiesto anche l'inserimento nella commissione di valutazione delle manifestazioni di un rappresentante del mondo del volontariato. Il nuovo contesto tra le associazioni, secondo il ristoratore
Valerio Di Mattia (tra i principali fautori dell'accordo), metterà fine anche alle strumentalizzazioni politiche dell'argomento.