Alba Adriatica - Finora, nessun divieto di balneazione. Bandiera Blù più vicina
Sembra già un evento averla fatta franca nel pieno della stagione turistica, dopo anni disastrosi
ALBA - Sarà, questa, l'estate perfetta per tornare a far sventolare la Bandierà Blù sulla "Spiaggia d'argento"? A pochi giorni dalla chiusura della stagione turistica la riconsegna, nel 2018, del prestigioso vessillo appare alquanto probabile, visto il buon andamento registrato, finora, in fatto di balneabilità delle acque marine. Infatti, l'estate sta finendo, senza aver emesso alcun divieto di balneazione. Ora si tratta di a
ttendere ancora un paio di settimane e sperare che le analisi dell'Arta possano confermare il "trend" positivo che, forse, permetterà di annoverare la prima estate priva di cartelli che vietano di fare il bagno in mare. Per la cittadina rivierasca, è un vero ed epocale cambiamento di rotta, a differenza degli anni passati, costellati di inevitabili ordinanze restrittive, quasi per l'intera stagione estiva e per oltre 1 Km. di litorale albense. Un problema ambientale e d'immagine turistica continuo (iniziato con la sospensione della Bandiera Blù dopo il disastroso inquinamento del torrente Vibrata nel Ferragosto 2010), che ha convinto la Fee (Fondazione per l'educazione ambientale), a ritirare l'ambito riconoscimento, da ben 4 stagioni consecutive. Un dato certo però è che in questo lasso di tempo il Comune ed il Ruzzo, non sono stati immobili ma hanno compiuto numerosi interventi tecnici, tali da sistemare i punti più critici del sistema fognario urbano che contribuivano ad immettere liquami in mare. Inoltre, per il martoriato torrente Vibrata (principale causa di inquinamento), le casse comunali, ogni anno, impegnano circa 70.000 euro per trattare le acque fluviali alla foce, con enzimi naturali. La ciliegina sulla torta, per questo nuovo corso ambientale, sarà la realizzazione del nuovo depuratore, dal costo di circa 10 milioni di euro. Il cantiere è già stato aperto e l'opera potrebbe essere riconsegnata nel 2019.
ttendere ancora un paio di settimane e sperare che le analisi dell'Arta possano confermare il "trend" positivo che, forse, permetterà di annoverare la prima estate priva di cartelli che vietano di fare il bagno in mare. Per la cittadina rivierasca, è un vero ed epocale cambiamento di rotta, a differenza degli anni passati, costellati di inevitabili ordinanze restrittive, quasi per l'intera stagione estiva e per oltre 1 Km. di litorale albense. Un problema ambientale e d'immagine turistica continuo (iniziato con la sospensione della Bandiera Blù dopo il disastroso inquinamento del torrente Vibrata nel Ferragosto 2010), che ha convinto la Fee (Fondazione per l'educazione ambientale), a ritirare l'ambito riconoscimento, da ben 4 stagioni consecutive. Un dato certo però è che in questo lasso di tempo il Comune ed il Ruzzo, non sono stati immobili ma hanno compiuto numerosi interventi tecnici, tali da sistemare i punti più critici del sistema fognario urbano che contribuivano ad immettere liquami in mare. Inoltre, per il martoriato torrente Vibrata (principale causa di inquinamento), le casse comunali, ogni anno, impegnano circa 70.000 euro per trattare le acque fluviali alla foce, con enzimi naturali. La ciliegina sulla torta, per questo nuovo corso ambientale, sarà la realizzazione del nuovo depuratore, dal costo di circa 10 milioni di euro. Il cantiere è già stato aperto e l'opera potrebbe essere riconsegnata nel 2019.
Ciao Città - Direttore responsabile D'Eugenio Bernardo Francesco - ciaocitta@alice.it C.Fisc.:DGNBNR57R17A125C