"Una scelta tragica dettata dall'umana debolezza ma non abbiamo il diritto di giudicare nessuno"
ALBA - Si sono svolti, ieri mattina, i funerali del professore Domenico Pantone che avrebbe compiuto 32 anni il prossimo 6 giugno. La chiesa di S. Eufemia e l'antistante piazza IV Novembre, erano affollate da amici, conoscenti e studenti, tutti addolorati per la tragica fine del giovane albense che, con molta probabilità, colto da forte depressione si è tolto la vita, in una camera dell'hotel Tre Re, a Como, lo scorso 11 maggio. Una persona intelligente, di elevato livello culturale, forse, troppo sensibile all'imprevedibile e complicato percorso dell'esistenza. Il rito religioso è stato officiato dal parroco don
Stefano Galeazzi. "Una scelta tragica -ha commentato nella sua omelia funebre- dettata dall'umana debolezza ma non abbiamo il diritto di giudicare nessuno. Domenico -ha ricordato don Stefano- era un ragazzo brillante". Il cordoglio verso la famiglia è stato generale, dalle autorità comunali (presenti il sindaco
Tonia Piccioni ed altri consiglieri comunali), agli studenti dell'istituto tecnico di S. Egidio alla Vibrata, nel quale, da circa un anno, Domenico insegnava Lettere. Ad onorare la sua memoria c'era anche il suo professore universitario
Alfredo Cottignoli, dell'Università di Bologna, città in cui Domenico si era laureato, lasciando ottimi ricordi. La cittadinanza si è stretta intorno al dolore dei congiunti, soprattutto del padre Pietro, ex maestro ad Alba, nonchè dirigente politico per oltre un trentennio, già vice sindaco di Alba ed assessore alla Provincia di Teramo. La salma di Domenico Pantone è stata tumulata nel cimitero albense, in via Certosa.