Alba Adriatica - 50.000 euro per gli enzimi naturali alla foce del torrente
Gią effettuata la prima immissione di bioattivatori per rendere le acque fluviali pił pulite
ALBA - Il Comune costiero torna ad impegnare una quota del suo Bilancio municipale (50.000 euro), al fine di prevenire l'inquinamento delle acque marine attraverso la fornitura, da parte della ditta bresciana Eurovix, di enzimi e batteri naturali. Elementi, quest'ultimi, in grado di risanare le acque fluviali alla foce del torrente Vibrata, specie nel periodo estivo. La spesa in tal senso, ormai, da circa un lustro, è un atto obbligato, considerato gli effetti ecologici positivi che evitano di far registrare valori elevati di enterococchi ed escherichia coli in mare, favoriti dal ristagno delle acque del fiume alla foce. La prima immissione di bioattivatori dal ponte in via Roma allo sbocco, è già stata effettuata ma nel corso della stagione turistica il trattamento verrà ripetuto 33 volte. Rispetto allo scorso anno è stato deciso un esborso superiore (34.675 euro nel 2016) che servirà a garantire una maggiore copertura del periodo di attuazione del provvedimento, ora previsto in 21 settimane. L'amministrazione comunale, guidata dal sindaco
Tonia Piccioni, in più occasioni, ha cercato di ottenere contributi economici dalla Regione ma, negli ultimi due anni, non ha ricevuto un euro, dovendo provvedere allo scopo con i soli fondi delle casse comunali. "Il denaro -ha già sottolineato più volte il primo cittadino albense- messo in campo per l'acquisto dell'enzimatico, ormai, sembra essere solo il nostro anche se il problema interessa altri centri della Val Vibrata". Infatti, nel triennio trascorso, il Comune di Alba, in questa perenne lotta per non far scattare il divieto di balneazione, ha già speso oltre 150.000 euro. Un programma che dà i suoi benefici, salvo però massicci ed illeciti versamenti di sostanze inquinanti, provenienti da monte o dal malfunzionamento dell'obsoleto depuratore, come accaduto nel 2015. Il trattamento della ditta specializzata lombarda che collabora con l'ente comunale fin dall'inizio della problematica, dovrebbe consentire alla località balnearedi passare i mesi estivi indenni da guai. Un anno, questo, fondamentale per riconquistare l'agognata Bandiera Blù, nel 2018.