Alba/Martinsicuro - Per il nuovo ponte in legno bisognerà attendere maggio

Previsto per la scorsa Pasqua ma i tempi si allungano, visto che risulta ancora in lavorazione

ALBA - Si allungano i tempi (rispetto a quelli previsti lo scorso inverno), per riposizionare il nuovo ponte in legno alla foce del torrente Vibrata, che collega la riviera albense e quella truentina. Il vecchio ponte, esclusi i pilastri,  è stato rimosso, circa due mesi fa, per cui la prospettiva di riaprire il passaggio pedonale e ciclabile appariva imminente, indicata con molto ottimismo anche prima della scorsa Pasqua. Invece, dalle ultime notizie raccolte sull'argomento, l'impalcato ligneo è ancora in fase di realizzazione, a causa di un certo ritardo della pratica per affidare alla ditta incaricata la sua costruzione. La situazione di stallo, purtroppo, dovrebbe prolungarsi almeno fino a metà del mese prossimo ma potrebbe perdurare, fino ai primi giorni di giugno, esponendo così la vicenda a probabili contestazioni. Infatti, in questo recente periodo di ponti festivi, con la costa vibratiana affollata di vacanzieri, la sua assenza si è fatta sentire in modo sensibile, iniziando a provocare malumore e non poche lamentele, specie tra gli amanti della bicicletta e della camminata. Le proteste, inoltre, riguardano anche il fatto che, per attraversare da una parte all'altra, bisogna allungare il percorso, risalendo verso il pericoloso ponte stradale in via Roma. Il lato fluviale di Martinsicuro però resta buio e selvaggio, a differenza del lungofiume albense, attrezzato ed illuminato. Ovviamente, non siamo che all'inizio delle osservazioni critiche che cresceranno sempre più, con il passare delle settimane e con l'aumentare del flusso turistico. Tutti ricordano le veementi proteste registrate nelle precedenti stagioni, scoppiate sempre in occasione di ordinanze di chiusura del vecchio e malandato percorso, per permettere interventi di riparazione che poi andavano per le lunghe. Tre anni fa, la furia della gente è stata tale da scaraventare le transenne nel sottostante torrente. Oltre all'atteso arrivo dei pezzi e del successivo posizionamento della struttura, si spera anche nell'immediata installazione di telecamere, per una maggiore sicurezza del luogo.