Alba Adriatica - Pietrame e ghiaia da trasferire a ridosso del torrente

E' questo il proposito di operatori turistici e balneatori con i lavori a loro spese

ALBA - Finalmente, dopo oltre 30 anni dallo scarico di tonnellate di pietre portate con i camion, arrivano le prime soluzioni nel tratto di spiaggia rovinato dall'intervento umano, da lustri più adatto ai fachiri che ai bagnanti. Lo spiraglio per superare il problema che affligge l'arenile Nord sommerso da cumuli di pietrame fin dentro le acque marine per alcuni metri (comprese anche quelle trasportate dalle piene fluviali), si è aperto in seguito all'accordo raggiunto tra amministratori comunali, operatori turistici e responsabili della Poliservice (ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti in Val Vibrata). In questo frangente però non si tratta di detriti marini e, stando alle norme in materia, le pietre non possono essere rimosse e buttate altrove. Bisognerà lasciarle nel loro contesto naturale ma sarà possibile trasferirle a pochi metri di distanza, a ridosso della foce del torrente Vibrata, attenuando così le difficoltà economiche provocate ai balneatori del luogo e, soprattutto, evitando le ferite ai piedi dei villeggianti, causa di forti lamentele ed abbandono della spiaggia in questione. L'operazione potrebbe essere effettuata intorno a Pasqua e, comunque, non prima di essere in possesso delle necessarie autorizzazioni per il trasloco della ghiaia, da parte della Regione. Aspetto, quest'ultimo, che dovrà risolvere il Comune costiero, come garantito anche dal sindaco  che ha valutato in maniera positiva la strada indicata dagli albergatori e gestori di stabilimenti balneari. Entrambe le categorie sono pronte, a proprie spese, a sostenere i lavori per rendere meno ostico il tratto adiacente la Bambinopoli comunale, un tempo apprezzato per la sabbia soffice. La riduzione della presenza di pietre e il previsto ripascimento di sabbia, potrebbero mutare lo sgradevole scenario odierno.