Alba Adriatica - Sorprese naturali nella spiaggia del Fratino e del Giglio di mare
Il WWF Teramo ha scoperto la nascita di nuove specie vegetali, a rischio estinzione
ALBA - Il tratto di spiaggia sorto, pochi anni fa, a protezione del Fratino (
nella foto) e del Giglio di mare, non smette di stupire. Infatti, il WWF Teramo che si occupa dell'area demaniale albense, ha annunciato l'esistenza di altre specie rare, nate all'interno della stessa e schedate nell'elenco nazionale, tra le piante ritenute a rischio di estinzione. Una piacevole sorpresa che arricchisce ancor più il valore dell'arenile de
lla cittadina balneare che, intorno a moderne strutture balneari e migliaia di ombrelloni, può vantare anche una simile riserva naturale. Con il Giglio di mare, era emerso il Finocchio litorale e l'Euforbia marittima, mentre adesso, dopo alcune verifiche, sono venuti alla luce altri vegetali rari, quali il Verbasco del Gargano. L'esistenza di quest'ultima pianta è già stata certificata dai ricercatori dell’Università di Camerino, Luca Brachetti e Fabio Conti. "La spiaggia del Fratino e del Giglio di mare -ha osservato in merito l'esponente del WWF Fabiola Carusi -continua a regalarci grandi sorprese. Questo piccolo fazzoletto di spiaggia -sottolinea- rappresenta un gioiello di biodiversità che attira l’attenzione di studiosi, appassionati, ma anche di cittadini e turisti, tutti interessati ad uno dei pochissimi tratti costieri della nostra provincia lasciati liberi di evolversi naturalmente". Il WWF Teramo ha già segnalato le nuove specie individuate sulla spiaggia al Corpo Forestale dello Stato. L'area in questione, inoltre, ha permesso lo sviluppo di numerose iniziative culturali, ad iniziare dalle giornate dedicate alla pulizia della spiaggia, fino a momenti di educazione ambientale per le scuole e per i turisti, grazie all’ospitalità dello stabilimento Copacabana. Non mancano però le critiche all'amministrazione comunale. "È un anno -si considera da parte del WWF- che segnaliamo la necessità di riposizionare la corda e i paletti della delimitazione che sono stati rubati, ma il Comune ancora non provvede, nonostante saremmo pronti ad accollarci parte delle spese e a lavorare gratuitamente”.