Alba Adriatica - Stop all'arrivo di nuovi profughi nella cittadina
E', questa, la richiesta inoltrata dall'amministrazione comunale a Prefettura e Questura
ALBA - Il continuo pervenire di profughi accolti nelle strutture ricettive della località balneare (al momento sono 180), inizia a destare una certa preoccupazione nelle autorità municipali che ora temono un ulteriore ed indefinito numero di arrivi. A porre tale ed ingarbugliata proble
matica all'attenzione degli enti sovrastanti (Prefettura e Questura di Teramo), è stata la stessa amministrazione comunale, diretta dal sindaco Tonia Piccioni, che ha deciso di inviare una lettera, nella quale emergono diverse situazioni critiche, ad iniziare dal controllo del complicato contesto, specie in un centro di circa 13.000 abitanti. "Pur condividendo -ha spiegato il primo cittadino albense- gli scopi umanitari dell'intervento e l'accoglienza messa in campo, bisogna sottolineare anche le numerose difficoltà insite nel gestire il flusso di profughi, tenuto conto anche della caratteristica principale del nostro territorio che risulta a forte vocazione turistica. Inoltre -ha ricordato l'avvocato alla guida del Comune- siamo già alle prese con i difficili aspetti dell'integrazione, avendo oltre 1.800 residenti provenienti da nazioni estere, di cui circa 1.300 extracomunitari". Infatti, nella missiva inviata al Prefetto, Graziella Palma Maria Patrizi, l'esecutivo di Palazzo di città ha segnalato l'insorgere di evidenti complicazioni, persino per assistere e monitorare gli ospiti già presenti. Il Comune adriatico ha pochi fondi a disposizione nelle proprie casse e, soprattuto, il Corpo di polizia municipale è già poco presente sul territorio, a causa della forte carenza di personale (12 agenti), rispetto allo stesso parametro di legge che prevede 1 vigile urbano ogni circa 700 residenti. "Ho portato in primo piano -ha sottolineato il sindaco di Alba- anche i disagi organizzativi ed economici che l'ente sta sostenendo, da alcuni anni, per i minori stranieri non accompagnati, visto l'insufficiente contributo elargito a coloro che alloggiano nelle strutture designate all'accoglienza". In buona sostanza, l'amministrazione comunale nella lettera spedita al Prefetto ed al Questore, ha chiesto lo stop a nuovi dislocamenti di persone richiedenti asilo politico, ad Alba. Infine, lo stesso sindaco Piccioni suggerisce "una loro equa ripartizione, sia a livello nazionale che delle Province e dei Comuni limitrofi".