Alba Adriatica - Passo in avanti per la realizzazione del nuovo depuratore
Il Tar rigetta le richieste dei proprietari terrieri. Ora si attente l'esito dell'ultimo ricorso
ALBA - Il Tar dell'Aquila rigetta la richiesta di annullare il decreto di occupazione di urgenza, previa sospensiva, inoltrata dai proprietari dei terreni destinati alla realizzazione del nuovo depuratore consortile: Alba, Villa Rosa, Colonnella, Corropoli e di una parte collinare di Tortoreto Nord (zona di Colleluna e Terrabianca), da costruire a ridosso della zona artigianale albense. Un punto a favore del Ruzzo e del Co
mune rivierasco, in attesa di poter chiudere definitivamente la vicenda dei ricorsi, visto che, il prossimo 23 novembre, i giudici del Tar esamineranno le motivazioni del secondo ricorso, presentato dalla ditta che si è opposta all'esito della gara d'appalto dell'opera, vinta dalla Severn Trent Italia e dalla Iervelli Costruzioni. L'ultimo atto amministrativo che potrebbe far aprire subito il cantiere dei lavori o, forse, ancora bloccarli con altri contenziosi per lungo tempo. Tra le righe della sentenza, per quanto concerne il rigetto del ricorso dei proprietari terrieri, uno dei principali passi riguarda proprio l'urgenza di effettuare tali espropri delle aree, giustificata dal fatto che i fondi economici a disposizione per realizzare il super impianto di depurazione, sono legati ai tempi di utilizzo, pena la loro perdita: circa 10 milioni di euro. Una negativa eventualità, quest'ultima, che pone in forte apprensione l'intera categoria degli operatori turistici, la più soggetta ai gravissimi danni provocati allo loro economia dall' inquinamento marino, anche a causa del vetusto ed inadeguato depuratore di Alba e Villa Rosa. Cresce, infatti, tra le decine di albergatori della costa vibratiana, il desiderio di conoscere il verdetto finale del Tar anche se bisogna registrare un progresso verso l'avvio dell'opera.