Alba Adriatica - Il Tar decide sulla gara d'appalto del nuovo depuratore
Oggi si saprà se i lavori potranno iniziare in breve tempo o se tutto dovrà essere ancora rinviato
ALBA - In tanti, specie tra la categoria degli operatori turistici, continuano a chiedersi quando inizieranno i lavori di realizzazione del nuovo depuratore di Alba, Villa Rosa, Colonnella, Corropoli e di una parte collinare di Tortoreto Nord (zona di Colleluna e Terrabianca). Per l'attesa opera di qualità oggi potrebbe essere il giorno della verità, in quanto si attende la decisione del Tar dell'Aquila, in merito al ricorso inoltrato dal Consorzio Stabile A
bruzzese Innovazione e Restauro-Rennova, per chiedere l'annullamento dell'esito della gara d'appalto, vinta dalla Severn Trent Italia e dalla Iervelli Costruzioni. Nel caso di una sentenza sfavorevole al ricorso il percorso per realizzare il nuovo impianto di depurazione, nella zona artigianale di Alba Adriatica, potrà essere firmato entro breve tempo, al contrario l'intervento tecnico registrerà ancora una lunga fase di stallo, con il sicuro rinvio dell'apertura del cantiere. Quest'ultimo, avrebbe già potuto essere allestito ma la Ruzzo Reti prima di dare il via alle opere sottoscritte, per oltre 10 milioni di euro, ha voluto aspettare l'udienza odierna dei giudici amministrativi. Nel frattempo, resta in campo un altro problema legato anch'esso ad un recente ricorso presentato dai proprietari delle aree espropriate che hanno elencato e contestato gli effetti negativi derivanti dalla presenza del mastodontico depuratore, ad iniziare dal fatto che lo stesso verrà costruito in un luogo ritenuto poco sicuro, inserito in una zona alluvionale. Inoltre, gli stessi proprietari terrieri protestano anche per il degrado ambientale che verrà causato dal trattamento dei liquami, con successiva dispersione nell'aria di odori molto sgradevoli. Ostacoli ed intoppi vari che potrebbero far ritardare più del dovuto l'annunciato obiettivo di dotarsi di un moderno sistema di depurazione, capace di sostituire il vecchio impianto, ancora attivo e situato lungo la strada provinciale 259, nelle vicinanze del casello autostradale. A sperare, invece, in un pronunciamento che possa sbloccare definitivamente la pratica ci sono decine di albergatori e balneatori, ossia le attività turistiche che più subiscono i danni, soprattutto, d'immagine ed economici, prodotti dall'insufficiente funzionamento estivo del vetusto depuratore di Alba e Villa Rosa.