Alba Adriatica - Revocato il divieto di balneazione appena 24 ore dopo
Un balletto di dati e ordinanze da stress per il sindaco in questa impari lotta con il torrente
ALBA - L'altro ieri, è scattato il divieto temporaneo di balneazione (dalla foce del torrente Vibrata per 250 mt. a Sud verso Alba e per 800 mt. verso
Nord, a Martinsicuro), mentre oggi è stato subito revocato, visto il rientro dei valori inquinanti, risultati ben al di sotto della norma. Un contraddittorio e movimentato balletto di numeri ed ordinanze municipali, in appena 24 ore, che hanno messo sotto "stress" il sindaco di Alba,
Tonia Piccioni (
nella foto), in questa impari lotta (in corso da 2 anni), per evitare danni all'ambiente ed all'immagine turistica della località balneare. "Non è facile -ha osservato- accettare questa situazione, dopo aver investito circa 100.000 euro per immettere enzimi naturali alla foce e nelle condotte, sanato decine di casi di scarichi urbani illegali, per poi trovarsi sempre con il principale problema: il punto di prelievo del torrente Vibrata, a cui Alba, da sola, non può porre rimedio". Sì, perché negli altri 5 punti di prelievo delle acque marine della costa albense le analisi delle stesse sono sempre state in regola, sia in fatto di enterococchi che di escherichia coli. Quest'ultimo fattore inquinante, inoltre, era nei limiti di legge (164/100ml, massimo permesso 500) anche nel giorno delle verifiche dell'Arta (8 agosto scorso). Infatti, il divieto di balneazione era scattato solo per l'eccessiva presenza di enterococchi, arrivati a 390/100ml (limite di legge posto a 200). "In base a questo dato -sottolinea il sindaco- i nostri tecnici hanno dedotto che l'enterococco arriva da altre fonti inquinanti che non sono certamente ad Alba, trasportato dalle acque fluviali, per il maltempo di pochi giorni fa". Infatti, come d'incanto, due giorni dopo il prelievo negativo (il 10 agosto), il mare nelle vicinanze della foce era tornato ad essere limpido e salubre, con l'escherichia coli ancora più ridotta (53/100ml) ed i famigerati enterococchi che hanno spezzato la speranza di chiudere la stagione estiva senza divieti, ad un irrilevante 17/100ml. "Continuerò -conclude il primo cittadino- la battaglia ambientale per mantenere il buon nome della nostra cittadina ma un sindaco, da solo, senza l'intervento di enti sovrastanti, non può certo sistemare un torrente martoriato". Lo stress delle analisi, tuttavia, non finito e come già previsto dal programma, l'Arta proseguirà ad effettuare controlli, fino alla meta di settembre.