Alba Adriatica - Le pietre sulla spiaggia Nord sono sempre fonte di lamentele
I balneatori chiedono al sindaco di portarle via ma la Regione non permette l'intervento
ALBA - Una spiaggia per fachiri. Purtroppo, è quella nel tratto di arenile albense che va dalla foce del torrente Vibrata verso il litorale Sud, da oltre 30 anni fonte di lamentele e proteste, tra villeggianti e residenti che rischiano dolori e ferite ai piedi. Un problema sorto nei pri
mi anni 80, quando venne deciso di eseguire un intervento anti erosione (approvato dalla Regione), attraverso il deposito sulla riva del mare di tonnellate di pietrame, trasportato da decine di camion. L'intenso via vai di mezzi, per fortuna, venne interrotto dopo alcune ore dal sindaco di allora: lo scomparso
Lino Fracassa che riuscì a fermare lo scempio, prima che arrivasse a devastare l'intera battigia della località balneare. La situazione ambientale però per l'arenile Nord di Alba, ormai, era stata definitivamente mutata e compromessa. Nel corso di questi decenni, inoltre, il materiale deposto si è esteso con minore quantità fino all'arenile di Tortoreto. Puntuale come sempre anche in questa stagione estiva, il sindaco di Alba,
Tonia Piccioni, è stato coinvolto nell'annosa ed irrisolta problematica, con l'insistente richiesta di poter cambiare lo stato delle cose. In sostanza, specie da parte degli operatori balneari, si cerca di ottenere la rimozione del fastidioso pietrame che in certe occasioni, quali le mareggiate, si concentra sulla spiaggia, in grandi cumuli. "Al momento -ha spiegato però il primo cittadino albense- non è possibile effettuare questa soluzione, perché il materiale pietroso appartiene alla Regione che non consente la sua rimozione, peraltro costosa". Il controsenso di quei lavori che furono giustificati dall'obiettivo di difendere la spiaggia dall'erosione, è stato che non hanno avuto alcun effetto positivo. Infatti, nel corso del tempo, la spiaggia è diventata sempre più sottile, fino a scomparire del tutto, specie davanti alla Bambinopoli. Dove una volta c'era un camping con 80 metri di spiaggia oggi ci sono solo massi di protezione e un tappeto di pietre.