Alba/Martinsicuro - S'infiamma la polemica per l'assegnazione dei mercatini
Esposto alla Procura della Confartigianato che segnala varie anomalie e disparitą di trattamento
ALBA - Sempre più rovente la temperatura nel settore del commercio stagionale, per l'ingarbugliata questione dei mercatini estivi che adesso è diventata anche oggetto di un esposto alla Procura di Teramo. Ad inoltrarlo, dopo averlo già annunciato in una nota, di alcuni giorni fa, è stata la Confartigianato di Teramo che ritiene di essere stata trattata in maniera diversa dalle altre associazioni. Il problema riguarda sia Comune di Alba che di Martinsicuro, tirati in ballo per le delibere inerenti il programma dei mercatini della stagione estiva. L'associazione di categoria nell'esposto pone in evidenza di verificare il rispetto della legge regionale che regola simili eventi e l'effettiva titolarità della partita Iva per coloro che espongono al pubblico. "Questo si è reso necessario -si sottolinea- in quanto i Comuni di Alba Adriatica e Martinsicuro hanno deliberato e autorizzato con convenzione, associazioni che, a nostro avviso, non hanno i requisiti previsti dalla legge Regionale. Come è stato anche evidenziato, il Comune di Alba Adriatica, senza motivare la scelta, ha concesso ad altre associazioni (15 manifestazioni a Confcommercio e Confesercenti, 3 a Conflavoro) e neanche un mercatino alla nostra associazione, quando nel 2015 lo stesso Comune aveva concesso 11 appuntamenti". Anche a a Martinsicuro che ha autorizzato si contesta di aver avuto solo 4 permessi rispetto ai 16 eventi di Confcommercio e Confesercenti, 9 a AIMA CNA e 8 a Conflavoro, per giunta in date e luoghi che non hanno permesso la loro realizzazione. "Quali sono -si chiede la Confartigianato- i motivi di questa negazione ed i diversi trattamenti? Come mai hanno concesso mercatini a chi non ha i requisiti previsti dalla legge Regionale? Come mai il numero dei mercatini assegnati alle altre Associazioni sono di molto superiori a quelli assegnati alla Confartigianto Teramo? Tutto questo i Sindaci e le Giunte dovranno spiegarlo e, noi riteniamo, anche alla Procura di Teramo". Infine è stato segnalato che diversi ambulanti presenti con le loro bancarelle nei mercatini estivi, non avrebbero neanche la partita Iva e quindi non autorizzati ad esercitare. A tal motivo sono state richiesti controlli al Prefetto di Teramo. Bernardo D'Eugenio