Alba Adriatica - Erosione marina incubo degli operatori turistici albensi
Riunione tecnica in Regione, prevista oggi, ma albergatori e balneatori non possono pił aspettare
ALBA - L'incessante azione di erosione della spiaggia albense, in modo particolare nel tratto Nord, in vicinanza della foce del torrente Vibrata, torna ad essere l'incubo principale della località turistica, soprattutto per decine di albergatori e balneatori che operano in tale zona di mare. La riduzione della spiaggia è già evidente da alcuni lustri, con la perdita certificata di oltre 60 metri di arenile ma l'ultima mareggiata che ha inghiottito diverse file di ombreggi, con l'acqua marina penetrata anche all'interno degli stabilimenti balneari, ha superato ogni limite. Infatti, i gestori di hotel e di chalet marini, sono scesi in campo, lanciando un forte grido di allarme verso gli enti preposti ad impedire un ulteriore peggioramento della situazione che, in pochi anni, potrebbe costringere le numerose imprese turistiche presenti ad abbassare le saracinesche, in modo definitivo. "Abbiamo -ha illustrato
Giancarla Stipa, presidente dell'associazione Albatour che conta oltre 50 aderenti- già sollecitato la Regione ma, intanto, ogni anno perdiamo metri e metri di arenile. Non sappiamo più -sottolinea preoccupata- dove sistemare gli ombrelloni". Non mancano le critiche contro il ripascimento morbido eseguito solo a Nord del torrente Vibrata e contro il progetto dei pennelli marini verticali, ritenuto un vero colpo di grazia per la spiaggia di Alba. sarebbe "La sistemazione dei pennelli, -ha osservato l'albegatrice- in quelle zone, ha accentuato il fenomeno erosivo sull'arenile, in direzione Sud. Noi chiediamo delle soluzioni efficaci, che siano la sistemazione di barriere orizzontali al largo o di reefbull come quelli adottati a Riccione". Ieri, sullo scottante argomento era in programma una riunione del tavolo tecnico, con la partecipazione dell'assessore regionale
Dino Pepe e il direttore del Genio Civile per le Opere Marittime, l'Ing.
Carlo Visca. Nel frattempo, in attesa di nuovi sviluppi, il Comune di Alba ha raccolto i problemi e le istanze degli operatori turistici locali. "Vogliamo -ha aggiunto il sindaco
Tonia Piccioni- che la Regione affronti la questione seriamente, altrimenti tra qualche anno non avremo più una spiaggia". Infine, se non ci saranno interventi risolutivi, tra gli addetti del settore fa capolino l'idea di sospendere il pagamento delle relative gabelle demaniali, visto che ormai l'arenile è quasi inesistente. Bernardo D'Eugenio