(2 Gennaio 2016)
Alba Adriatica - Appaltati alcuni servizi scolastici per i prossimi 4 anni
Assegnata la gestione dell'asilo nido ad Alba Cittą Futura. Il trasporto alunni a Azzurra 2000
ALBA - Dopo un 2015 all'insegna della messa in sicurezza dei plessi didattici (scuola elementare in via Duca D'Aosta), l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Tonia Piccioni, ora prosegue nella soluzione di alcuni problemi legati al funzionamento dei servizi scolastici. L'aspetto più importante è stato quello inerente la gara d'appalto per affidare la gestione dell'asilo nido comunale, in via Legnano, fino al 2019. Il risultato finale, su 7 società partecipanti al bando di gara a procedura aperta, ha premiato la Coop Alba Città Futura che, per i prossimi 4 anni, proseguirà nel compito di gestire l'importante struttura per l'infanzia che accoglie 60 bambini: dal terzo mese di età, fino ai 3 anni. La cooperativa Alba Città Futura presta tale opera già da alcuni lustri e, questa volta, si è aggiudicata ancora l'appalto, proponendo una spesa complessiva di 2.235.719 euro, con un ribasso del 6%. Sistemata anche la questione del trasporto scolastico ed assistenza per gli alunni delle elementari e dell'infanzia. Anche in questo frangente, sono state sempre 7 le ditte concorrenti in lista, per aggiudicarsi la gara d'appalto. Il punteggio elaborato dalla commissione ha visto assegnare il primo posto all'azienda Azzurra 2000, di Venarotta (AP) che, tra offerta tecnica ed economica, ha raggiunto il punteggio più alto nella graduatoria. Per il  prossimo quadriennio, il servizio di trasporto degli scolari avrà un costo totale di 386.690 euro (via e oneri per la sicurezza esclusi). Sul tappeto resta l'incerto futuro della vecchia ala della scuola media Fermi, in via Duca D'Aosta, chiusa da dicembre del 2013, perché a rischio crollo. La situazione per tale parte di edificio scolastico (risalente ad oltre 60 anni fa) non sembra indicare la strada del recupero (visto il pessimo stato di stabilità strutturale) ma il suo definitivo abbattimento. Per ricostruirla c'è bisogno di reperire fondi pubblici, almeno per 600.000 euro.
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