Alba Adriatica - Crisi sempre pił marcata per la cooperativa Alba Servizi
La riduzione dei servizi assegnati riduce il "budegt" a disposizione. A rischio altri lavoratori
ALBA - Torna in primo piano il problema dell'occupazione, per i soci di una cooperativa del luogo: Alba Servizi, in campo da circa 15 anni, soprattutto, con il Comune albense. Il tema è stato affrontato nell'ultimo consiglio comunale, posto all'attenzione dall'interrogazione del consigliere comunale di minoranza
Nicolino Colonnelli che ha chiesto all'amministrazione comunale di individuare percorsi e soluzioni, per i pochi lavoratori ancora rimasti in attività. Sì, perché nel corso di questi tre lustri da circa 15 soci iniziali adesso se ne contano appena la metà e la prospettiva per il futuro appare quella di chiudere definitivamente i battenti. A mettere in crisi la cooperativa è stato il progressivo bisogno di risolvere i gravi problemi di manutenzione del territorio comunale (pulizia delle strade cittadine, grandi aree verdi e cura del patrimonio arboreo del lungomare), sempre più pressanti ed ai quali la stessa cooperativa albense non ha potuto più garantire rimedio, vista la mancanza di mezzi ed attrezzature fondamentali. Inoltre, è cessata anche la possibilità di affidare i servizi richiesti in modo diretto (come avvenuto negli anni precedenti) e l'ufficio tecnico comunale oggi procede solo con gare d'appalto che la cooperativa ha perso tutte: dalla pulizia delle strade urbane, alla gestione del verde del lungomare, fino alle aree incolte, di proprietà dell'ente. Tuttavia anche se ridotta al minimo, la cooperativa Alba Servizi resta ancora alle dipendenze del Comune rivierasco ma soltanto per il settore che riguarda la pulizia delle due sedi municipali, lo stadio, in via Ascolana ed il campo sportivo, in via degli Oleandri. Un "budget" a disposizione della cooperativa che, con il passare del tempo, si assottiglia sempre più, mettendo a rischio altri posti di lavoro.