Alba Adriatica - I carabinieri scovano 5 Kg. di hascish in un casolare
Sequestrati oltre 10.000 euro ed arrestati quattro nordafricani irregolari, residenti a Colonnella
ALBA - Disposti sul tavolo della conferenza stampa ben 50 panetti di hascisc, decine di banconote di vario taglio (per oltre 10.000 euro) ed alcuni telefonini. E' stato, questo, con l'aggiunta di 4 arresti, il risultato di una mirata attività investigativa svolta dei carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica, al comando del Maggiore
Emanuele Mazzotta, in collaborazione con i militari della stazione di Colonnella, diretta dal maresciallo
Dino Milazzo. Il rilevante quantitativo di "fumo" scovato dagli uomini del Nucleo operativo albense (coordinati dal luogotenente
Gregorio Camisa), è stato rinvenuto nelle campagne di Colonnella, all'interno di un casolare situato in contrada Rio Moro, occultato in alcune scatole che in precedenza contenevano banane. La casa, comunque, era già tenuta sotto controllo da alcuni giorni ma i carabinieri, prima di intervenire, hanno atteso che tutti gli occupanti si trovassero all'interno, visto che in modo frequente si allontanavano dal luogo, facendo però restare sempre una persona in casa. Quest'ultimo elemento ha insospettito ancor più gli investigatori, facendo ritenere loro che uno del gruppo rimanesse sempre a guardia dello stupefacente. Infatti, il "blitz" è scattato, sabato scorso, quando i 4 residenti (3 uomini ed una donna di origini nordafricane), si sono riuniti al completo intorno all'ora di pranzo, in modo tale da non offrire alcuna possibilità di fuga ai sopetti. La successiva perquisizione ha confermato l'illecita attività avviata da Yassine Khairi, 24 anni domiciliato a Teramo, Amine El Idrissi Ouarraqui, 33 anni, Mohammed Diami, 26 anni, e Kawtar Mouaouine di 21 anni, tutti domiciliati a Colonnella. Secondo il Maggiore Mazzotta lo stupefacente era destinato all'area di confine tra Marche ed Abruzzo, in particolare sulla zona costiera che va da Tortoreto, a San Benedetto del Tronto. Gli arrestati, inoltre, risultano tutti in posizione irregolare in Italia anche se apparivano regolarmente impegnati nell'esercizio del commercio ambulante. Stando agli accertamenti effettuati dai carabinieri, il loro giro di affari era consistente, in quanto non riguardava la vendita al dettaglio in discoteche e luoghi pubblici, bensì grossisti che acquistavano quantitativi a partire da 1 Kg. ed oltre. Infine, nella stessa operazione sono state trovate, sempre all'interno del casolare una decina di biciclette che, con molta probabilità, potrebbero essere state rubate.