Alba Adriatica - Si attenua lo "shock" per il fatale impatto in volo
Si torna a ragionare e ad avere voglia di rivalsa contro la sfortuna, con un'altra edizione
ALBA - Con il passare delle ore nella cittadina balneare si attenua lo "shock" per il fatale incidente in volo che ha causato la morte di un pilota esperto, quale Marco Ricci, commemorato con un minuto di silenzio e con una corona d'alloro posta sull'arenile, antistante il
punto della caduta in mare. "L'altro giorno -commenta il sindaco Tonia Piccioni- ero ancora a pezzi per il mortale episodio. Non doveva succedere e nessuno lo voleva, soprattutto, per rispetto della vita umana ed anche perché tutti desideravano soltanto ammirare lo spettacolo delle Frecce Tricolori". A mente fredda il primo cittadino albense si sofferma anche sugli obiettivi principali che la manifestazione aerea si era prefissa. "Per quanto riguarda -evidenzia la Piccioni- gli scopi per cui era sorta l'idea di ospitare le Frecce Tricolori, sono stati tutti ottenuti, facendo arrivare decine di migliaia di persone, in un periodo di bassa stagione turistica. Inoltre, ricordo che l'Areonautica Militare ci ha assegnato un punteggio eccellente, per la generale organizzazione messa in campo". Alla grande amarezza ed alla forte delusione che hanno segnato la giornata di domenica scorsa, adesso si reagisce con la ragione. "In questo tipo di sport -si commenta tra commercianti ed albergatori che hanno registrato incassi record- l'errore e il destino beffardo fanno parte dello spettacolo ma non per questo vengono cancellati, in modo definitivo. Se non si fosse volato ad Alba -si considera- lo avrebbero, comunque, fatto altrove". Sta crescendo la voglia di rivalsa contro la sfortunata edizione e, con molta probabilità, l'anno prossimo, le Frecce Tricolori, potrebbero tornare ad esibirsi. I numeri dell'evento sono stati impressionanti con oltre 100mila persone arrivate e con un indotto commerciale altissimo che ha raggiunto anche le strutture alberghiere delle cittadine limitrofe, entroterra compreso.
punto della caduta in mare. "L'altro giorno -commenta il sindaco Tonia Piccioni- ero ancora a pezzi per il mortale episodio. Non doveva succedere e nessuno lo voleva, soprattutto, per rispetto della vita umana ed anche perché tutti desideravano soltanto ammirare lo spettacolo delle Frecce Tricolori". A mente fredda il primo cittadino albense si sofferma anche sugli obiettivi principali che la manifestazione aerea si era prefissa. "Per quanto riguarda -evidenzia la Piccioni- gli scopi per cui era sorta l'idea di ospitare le Frecce Tricolori, sono stati tutti ottenuti, facendo arrivare decine di migliaia di persone, in un periodo di bassa stagione turistica. Inoltre, ricordo che l'Areonautica Militare ci ha assegnato un punteggio eccellente, per la generale organizzazione messa in campo". Alla grande amarezza ed alla forte delusione che hanno segnato la giornata di domenica scorsa, adesso si reagisce con la ragione. "In questo tipo di sport -si commenta tra commercianti ed albergatori che hanno registrato incassi record- l'errore e il destino beffardo fanno parte dello spettacolo ma non per questo vengono cancellati, in modo definitivo. Se non si fosse volato ad Alba -si considera- lo avrebbero, comunque, fatto altrove". Sta crescendo la voglia di rivalsa contro la sfortunata edizione e, con molta probabilità, l'anno prossimo, le Frecce Tricolori, potrebbero tornare ad esibirsi. I numeri dell'evento sono stati impressionanti con oltre 100mila persone arrivate e con un indotto commerciale altissimo che ha raggiunto anche le strutture alberghiere delle cittadine limitrofe, entroterra compreso.
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