Il Comune ha stanziato circa 42.000 euro per immettere enzimi naturali nel torrente Vibrata
ALBA - L'approssimarsi della bella stagione ripropone il problematico tema di prevenire i negativi fenomeni di inquinamento fluviale che poi incidono sulla salute delle acque marine, facendo scattare frequenti ordinanze di divieto di balneazione. Infatti, la storia recente della cittadina balneare annovera oltre un decennio costellato da simili ed obbligati atti amministrativi che di riflesso hanno prodotto notevoli danni all'immagine della località, nonché all'intero comparto turistico, tra i più significativi del medio adriatico. Ancora una volta, per ridurre il r
ischio l'amministrazione comunale, diretta dal sindaco
Tonia Piccioni, ha già deciso di ripercorrere la strada degli anni scorsi, con il trattamento del torrente Vibrata, attraverso l'utilizzo di enzimi naturali. Tale soluzione verrà sempre affidata all'esperta ditta bresciana "Eurovix" che ha già effettuato i precedenti interventi, iniziando il percorso di collaborazione con la passata amministrazione provinciale, dopo il disastro ambientale avvenuto nel giorno di Ferragosto, di 5 anni fa, con moria dei pesci. La cifra impegnata nella determina del responsabile di settore è stata di circa 42.000 euro (Iva compresa). L'operazione di pulizia ambientale delle acque fluviali stagnati, a ridosso della foce del torrente, al momento finanziata dal solo Municipio rivierasco, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente ad assicurare l'immissione di bio-attivatori, fino alla conclusione della stagione turistica. Negli ultimi 3 anni è stata sostenuta con la compartecipazione economica delle associazioni degli albergatori e dei balneatori. Ora però sembra emergere un diffuso malcontento anche perché se non dovesse funzionare il depuratore o in presenza di scarichi urbani inquinanti (nel 2014), gli enzimi naturali possono ben poco. L'allarme in tal senso, comunque, resta al massimo livello, specie in attesa delle prime analisi dei tecnici dell'Arta che arriveranno nei prossimi giorni. Con l'uso anticipato degli enzimi, si spera di evitare l'inizio del mese di maggio con i cartelli in spiaggia indicanti il divieto di fare il bagno in mare, come già accaduto.