Alba Adriatica - Gli operatori turistici condividono lo studio sull'erosione
Il presidente del consorzio Costa dei Parchi, Rivo Ciabattoni, plaude all'iniziativa
ALBA - L'incarico professionale affidato al geologo Giovanni Marrone, al fine di effettuare uno studio che attesti il fenomeno erosivo della costa alben
se, specie nel tratto Nord, ha suscitato commenti positivi da parte degli operatori turistici. Nell'ambiente degli albergatori si ricorda che, oltre 10 anni fa, venne già commissionata (al geologo Adamoli), una simile ricerca sul fenomeno erosivo, monitorando, soprattutto, lo stato erosivo della battigia, nel corso di 5 anni. Il risultato dello studio (sostenuto anche con fondi degli albergatori) diventò un libro, dimenticato però nei cassetti di Palazzo di città. Sì, perché nessuna amministrazione comunale l'ha mai utilizzato o aggiornato, per porre riparo alla costante perdita di arenile avvenuta, nel corso di quest'ultimo decennio, per decine di metri. "Avrebbero -ha osservato il presidente del consorzio turistico Costa dei Parchi,
Rivo Ciabattoni (
nella foto)- dovuto farlo prima ma anche se tardi è bene che si faccia. Bisogna certificare l'innegabile accentuazione dell'erosione marina che si sta spostando verso il litorale Sud. Fa piacere -sottolinea l'operatore turistico- che l'amministrazione comunale prenda atto del fenomeno dannoso per l'intera cittadina e che si doti di un nuovo strumento ufficiale". Il presidente, inoltre, ha condiviso la scelta di Marrone, visto che la stessa associazione, alcuni mesi fa, si era rivolta allo stesso geologo, per identiche problematiche. Albergatori e balneatori, comunque, sono convinti che sia la strada giusta per cercare di ottenere qualcosa in più, al solito riporto di sabbia che andrebbe eseguito ogni anno, con non pochi costi. "Ritengo -ha concluso Ciabattoni- l'iniziativa decisa in tal senso utile, quantomeno per rapportarsi, con nuovi dati certificati, agli enti preposti a disporre opere ed interventi". Il lavoro del responsabile dello studio"Geo Pegaso, di Martinsicuro, incaricato allo scopo, dovrà anche indicare eventuali rimedi e misure di prevenzione all'incessante mancanza di spiaggia. Per la ricerca scientifica sul fenomeno erosivo, il Comune albense ha investito complessivamente 5.973 euro, dando sei mesi di tempo per la sua riconsegna.