ALBA - Sembra ancora molto lontano l'obiettivo di avere acque fluviali pulite. L'ultima segnalazione, in negativo, per lo stato del mar
toriato torrente Vibrata, è arrivata dall'esponente della Destra della Val vibrata,
Stefano Flaiani (
nella foto). Questi, pochi giorni fa, ha denunciato (in territorio albense, all'incirca nei dintorni della zona artigianale), la presenza di alcune anomalie, mostrando diverse tubazioni rotte che scaricano direttamente nell'alveo del torrente. L'evento, dovuto alle recenti piene fluviali ha prodotto la rottura di alcune condotte che prima arrivavano fino al depuratore, facendo così riversare nel fiume anche una parte dei liquami urbani. Il rappresentante politico della Destra vibratiana, è tornato ad insistere sul rafforzamento degli argini fluviali, mediante il posizionamento di gabbioni di pietre. "Se -ha spiegato Flaiani nel comunicato- non si interviene in tal modo, i lavori di sistemazione effettuati dopo ogni piena, saranno sempre spazzati via al successivo ingrossamento del torrente. Queste -ha poi criticato Flaiani- sono disgrazie annunciate ma nessuno si sta muovendo, con il solito -ha concluso- rimbalzo delle responsabilità". In effetti, i lavori per accomodare i guasti delle piene precedenti, durano fino alla seguente ed ogni volta che accade: anche 3 o 4 volte l'anno, il conto dei danni subiti è piuttosto salato, sia dal lato economico che ambientale. Si annuncia, purtroppo, un'altra stagione segnata dalla lotta all'inquinamento fluviale e marino, nonché dalla paura di dover emanare il divieto di fare il bagno in mare.