Alba Adriatica - La tassa di soggiorno trova sempre pił sostenitori
La proposta lanciata dal sindaco Piccioni appare inevitabile, se si vuole una cittą di qualitą
ALBA - Finora, è stata evitata ma l'ipotesi di introdurre la tassa di soggiorno, sta trovando sempre più consensi. L'istituzione di tale gabella da applicare ai vacanzieri (come già accade in altre località turistiche), è stata proposta, alcune settimane fa, dal primo cittadino albense,
Tonia Piccioni. Questi, aveva osservato che per dare maggior decoro e servizi di qualità al centro balneare, ormai, non si poteva più fare a meno di questo specifico introito, in quanto le esigue casse comunali non consentono di intervenire, in maniera significativa. Adesso, l'idea di applicare anche ad Alba la tassa di soggiorno viene accolta con favore dal settore commerciale che chiede, da anni, di riqualificare il centro urbano ed il lungomare, ma anche da esponenti delle associazioni locali visto che i fondi scarseggiano anche per loro. "Non è più possibile -commenta
Tonino Ferri, presidente di Albamici che organizza il carnevale estivo- risolvere i problemi estivi della cittadina, con l'insufficiente finanziamento comunale. Per avere -sottolinea- una località turistica curata ed attraente bisogna applicare la tassa di soggiorno". L'argomento era emerso circa 3 anni fa ma gli operatori turistici si opposero, dicendo che il tributo avrebbe allontanato i turisti. Ora bisognerà vedere se la situazione economica del Comune permetterà ancora di rinunciare all'incasso di migliaia di euro, annui.