Alba Adriatica - Le accuse dell'ex Pro-loco Alba per l'esclusione dall'albo
Nel mirino personaggi del centrodestra albense, ritenuti gli artefici della radiazione
ALBA - Dopo controverse vicende estive della Sagra delle Sagre, svoltasi nel Comune di Martinsicuro, finite poi con l'esclusione ufficiale dal relativo albo provinciale, la ex Pro-loco Alba ora esce allo scoperto e contrattacca, entrando in modo pesante anche nel campo politico cittadino. Infatti, in una conferenza stampa, indetta nei locali della stazione ferroviaria, il fondatore
Renato Pantoli ha espresso duri commenti. "Siamo caduti -ha osservato- in una sorta di trappola ordita dal grande manovratore della politica cittadina (il riferimento, mai esplicito, è diretto all'ex vice presidente della Provincia
Renato Rasicci, ndr), con il sindaco
Piccioni che ha spaccato il paese. In appena una settimana -ha continuato- all’inizio di agosto, l’amministrazione comunale ha fatto in modo di avviare tutte le pratiche e di chiedere alla Provincia di cancellare l’associazione". Riemerso anche il caso del mancato contributo di 10.000 per la manifestazione Luna Calante, revocato dopo l'estromissione dall'albo provinciale. "Tra non molto -ha commentato in merito Pantoli- il decreto ingiuntivo arriverà in Comune e dovrà essere liquidato, con tutte le spese". Inoltre, si confida anche nel ricorso all’Unpli regionale ed eventualmente al Tar, che bloccherebbe la costituzione della nascente Pro-loco (con Rasicci in campo), per 3 anni. L'ex vice presidente, al corrente di quanto affermato in conferenza stampa, ha reagito mostrando gli atti provinciali che hanno sancito l'esclusione dell'ex Pro-loco Alba. "Non c'è stata -ha spiegato Rasicci- nessuna trappola. L'obiettivo di dar vita ad una nuova Pro-loco è partito dopo il 20 ottobre, quando la Pro-loco Alba è stata cancellata dall'albo provinciale". Lo scontro, ormai, è tutto politico anche perché Pantoli è stato anche l'artefice della lista comunale "Passione per Alba", antagonista a quella vincente.