Alba Adriatica - Famiglie protestano per la fuoriuscita di liquami
In caso di pioggia l'area si trasforma in una maleodorante vasca. In vista azioni legali
ALBA - Riesplode la protesta
di alcune famiglie albensi che risiedono in pieno centro cittadino ma in condizioni simili a zone del Terzo mondo. E', questo, il caso di nuclei familiari che hanno la propria abitazione in un'area adiacente via Roma, da decenni priva di servizi basilari, quali condotte fognarie e di acque bianche, strada asfaltata, illuminazione e quant'altro. L'ultimo episodio, fonte di sentite rimostranze verso il Comune che da oltre un decennio non risolve il loro problema, è stato provocato, pochi giorni fa, dalla fuoriuscita di liquami, da un tombino in via Roma. Il maleodorante materiale, con la forte pioggia in corso, si è poi incanalato nella sottostante stradina sterrata, allagando il terreno, intorno alle abitazioni, ormai diventato una vasca. Lo sdegno di un'anziana signora albense per l'insostenibile situazione sanitaria e di arretratezza urbana che, in in caso di maltempo, costringe la sua famiglia a barricarsi in casa, è stato tale da rivolgersi a diversi organi d'informazione. "Faccio un appello -ha commentato amareggiata- alle autorità competenti, affinché si possa risolvere, al più presto, questo grave problema che rende invivibile il nostro luogo. Noi la Bucalossi -sottolinea con ironia- l'abbiamo pagata, già molti anni fa". Un posto ai limiti della civiltà, come altre zone cittadine, dove tra decine di palazzi, ogni tanto appare un pezzo di palude insalubre che si trasforma in giungla nella stagione estiva.