Alba Adriatica - "Spiaggia d'argento" beffata nel "rush" finale della stagione
L'ultimo divieto di balneazione allontana la riconquista della Bandiera blù. Cavate sotto accusa.
ALBA - A pochi metri dal traguardo finale, per usare un gergo sportivo, la "Spiaggia d'argento è stata ancora una volta beffata dall'inquinamento marino lampo, scattato mercoledì scorso e subito revocato il successivo venerdì. Per gli operatori turistici si è trattato di un evento causato dalle forte precipitazioni piovose e, comunque, è stato considerato un episodio poco allarmante che non ha prodotto, vist
o il periodo, particolari danni economici alle loro attività. Resta però il fatto che Alba non ha solo problemi con il depuratore ed il torrente Vibrata ma anche con il proprio e malridotto sistema delle cavate che, purtroppo, non raccolgono solo acqua piovana ma anche liquami urbani che arrivano da scarichi residenziali abusivi. Il preoccupante aspetto era stato sollevato anche in consiglio comunale, con l'assessore
Marco Tribuiani che aveva suscitato scalpore, rivelando l'alta percentuale (ben oltre il 50%) delle abitazioni con allacci irregolari. In tal senso, poi sono state emesse alcune ordinanze restrittive ma adesso in molti si chiedono a che punto sono i controlli annunciati, visto che le domande pervenute in Comune sono state pochissime. In quest'ultimo caso sotto accusa le cavate a Nord di via Sardegna, distanti circa 500 metri. Ora, in seguito alla recente ordinanza di divieto di balneazione appare sempre più difficile la riconquista dell'agognata Bandiera Blù.