(15 Luglio 2014)
Alba/Martinsicuro - Iniziati i lavori per rendere sicuro il ponte in legno
in corso rilievi e misurazioni, in attesa dei pezzi speciali. Il transito verrą sbarrato
ALBA - Iniziate, dall'altro ieri, le prime operazioni tecniche per mettere in sicurezza il ponte in legno sul torrente Vibrata. Si è cominciato con verifiche e misurazioni, nonché con l'esatta individuazione dei materiali da rimuovere, in quanto marci ed a rischio di cedere. La pericolosa instabilità del ponte in legno (costruito nel 1995, senza poi registrare mai alcun intervento di manutenzione negli anni seguenti), è emersa lo scorso mese di marzo, quando è stato effettuato un sopralluogo tecnico che ha evidenziato molte carenze strutturali, nonché la scarsa qualità del legno utilizzato. Dopo la negativa relazione i sindaci di Alba, Tonia Piccioni e di Martinsicuro, Paolo Camaioni, hanno sbarrato la corsia ciclabile, ritenuta la più fragile, mentre hanno lasciato percorribile la pista pedonale. Adesso però è arrivato il momento di intervenire anche su quest'ultima, per renderla più sicura. "I lavori -commenta il primo cittadino albense- dureranno circa due settimane e, tuttavia, per pochi giorni ci sarà bisogno di sbarrare completamente gli ingressi del ponte, in entrambe le direzioni". "Bisognerà -aggiunge l'assessore ai lavori pubblici Federica Ciapanna- preparare pezzi speciali e piastre di ferro che andranno a sostituire le parti cedute". Residenti ed i turisti, al momento della chiusura totale, verranno avvisati con cartelli e transenne che inibiranno il transito a chiunque. Quest'ultime, alcuni giorni fa, sono state anche lanciate dai vandali nell'alveo fluviale, per poi essere recuperate. Il costo complessivo dell'intervento sarà di 20.000 euro da dividere a metà, tra i due Comuni limitrofi. Tale e consistente passo per sistemare il ponte, forse, consentirà alla struttura di poter reggere ancora per altri anni ma questo potrà essere stabilito solo dopo le verifiche annuali che entrambe le amministrazioni comunali hanno affidato all'ingegnere Filippo Di Pasquantonio. "Per metterlo a norma, -conclude Piccioni- in maniera definitiva, occorrerebbero 300mila euro e saremmo ben felici di ricevere un finanziamento regionale, per tale scopo".
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