Alba Adriatica - Iniziano le proteste per i decibel degli spettacoli musicali
Sindaco deluso dal comportamento dei gestori. Tolta la proroga fino alle 2,30 nei fine settimana
ALBA - Stretta in vista per l'orario degli intrattenimenti musicali, determinata, con molta probabilità, da numerosi esposti e reclami già arrivati a Palazzo di città, da parte di albergatori turisti e residenti. Nei locali situati sul lungomare Marconi e negli stabilimenti balneari, la "movida" notturna è entrata nel vivace ritmo del clima estivo e, soprattutto, nei fine settimana, la musica impazza fino a tarda ora, provocando anche rimostranze. "Sono delusa -commenta il sindaco
Tonia Piccioni- per la fiducia data l'anno scorso agli operatori del settore, con la proroga concessa dal venerdì, fino alla domenica che prevedeva la diffusione musicale fino alle ore 2,30. Quest'estate non ci sarà e tornerà in vigore quella tradizionale che consente di fare musica fino all'una nei giorni feriali ed all'1,30 nei fine settimana. E' giusto divertirsi -sottolinea- ma senza arrecare disturbo. Chiederò maggiori controlli". Troppo il baccano inutile in alcuni ritrovi anche in presenza di poca gente e scarsi gli investimenti fatti per insonorizzare gli stessi luoghi di ricreazione. Inoltre, ad incidere è anche lo stile musicale proposto, in genere mai acustico e d'ascolto ma sempre più simile alla discoteca. In quest'ultimo caso il sindaco torna ad invitare i gestori ad attuare i dovuti interventi tecnici, altrimenti saranno problemi. "Se un gestore-precisa Piccioni- mostra di essere in possesso di tutta la documentazione richiesta per insonorizzare il suo locale, come avvenuto in certi chalet, a S. Benedetto del Tronto, molto frequentati, può fare musica in qualsiasi ora". Forse, per essere competivi e per superare il rischio di probabili sanzioni, è giunto il momento di utilizzare le moderne tecnologie che trattengono il suono nell'area desiderata.