Alba Adriatica - Il sindaco Tonia Piccioni č stata minacciata di morte
La missiva, scritta a mano, č stata spedita da Ancona. Il sindaco: "non mi faccio intimorire"
ALBA - Il sindaco di Alba,
Tonia Piccioni (nella foto), è stata minacciata di morte. Il lugubre messaggio è stato recapitato, l’altro ieri, nella sede municipale centrale, in via Battisti. Nel mirino dell'anonimo estensore della lettera, inviata da Ancona e scritta a mano, ci sono il primo cittadino albense e tutti i suoi consiglieri comunali del gruppo di maggioranza. “Nella missiva -racconta l'avvocato alla guida di Palazzo di città- si evidenzia una mentalità mafiosa, rimarcata da insulti e frasi violente, quali "vi ammazziamo tutti" e "metteremo un bomba in Comune". Questo -osserva Piccioni- fa capire anche che ambiente c’è nella mia cittadina”. Alba non è nuova a simili e tristi episodi. Durante l’ultimo ventennio, la politica locale è stata costellata da diversi volantini anonimi, a carattere fortemente denigratorio e volgare, nei confronti di vari personaggi legati all’attività municipale e non. Le denunce non sono mancate ma, vista l’estrema difficoltà ad individuarli, i responsabili, finora, restano ancora ignoti. Il combattivo sindaco di Alba però non cede alla pesante pressione subita. “Se amministrare -si afferma anche in una nota stilata insieme al gruppo di maggioranza- con consapevolezza, in maniera assolutamente lecita e responsabile, ci pone nella condizione di dover subire minaccia di morte, io nella mia qualità di sindaco di Alba Adriatica, tutta la Giunta e la maggioranza consiliare, troviamo ulteriore conferma che la strada amministrativa intrapresa è quella giusta. Non saranno -si contrattacca- certo le intimidazioni vergate da persone vili e delinquenti, a fermarci e ad intimorirci”. Tuttavia, nella politica albense ancora si nasconde un clima di intimidazione e di degrado civile che, negli ultimi tempi, si è manifestato anche in internet. “Ci si nasconde -sottolinea il sindaco- dietro ad un messaggio di morte e non si ha il coraggio di esprimere pubblicamente le proprie ragioni, confrontandole con quelle altrui. Ovviamente -conclude Piccioni- faremo una denuncia penale contro ignoti, perche' si compiano le indagini atte a identificare gli autori del reato”.