Alba Adriatica - Albergatore in crisi per la grave situazione ambientale
A lanciare un disperato appello č Gabriele Tassoni, titolare dell'omonimo hotel
ALBA - Il dramma ambientale della "Spiaggia d'Argento", sottoposta a continui divieti di balneazione, sta producendo una forte crisi economica ma anche d'identità personale e professionale. E', questo, il caso di
Gabriele Tassoni, primo albergatore del luogo, trasferitosi da Campli (città nativa), ad Alba, nel 1957. "In 46 anni di continua attività -racconta- non ho mai ricordato un momento peggiore come quello vissuto in questi ultimi 4 anni. Il problema è molto serio e io, come albergatore, sono ad un punto di non ritorno, se non disperato. Tutti i politici -rimarca- di ogni colore ci hanno solo ingannato. Questo non è combattere la crisi ma una disfatta". Lo sfogo dell'operatore turistico sorge perché sono già arrivate numerose disdette da parte dei turisti, con richiesta di riconsegnare gli acconti ricevuti. "I clienti -rivela- vogliono i soldi indietro che abbiamo già speso, per la stessa attività". In questo caso, se non ci sarà qualche appiglio giuridico, la perdita economica sarà pesante. "La situazione -sottolinea Tassoni che parla anche in qualità di vice presidente dell'associazione Rotonda Nilo- è molto grave per tutti, perché a giugno ci troviamo nelle stesse condizioni di settembre, dell'anno scorso. Chiediamo -conclude- nuovi prelievi, adesso il mare è pulito". L'hotel ha 80 camere e offre lavoro ad oltre 50 persone.