Alba - Per la stazione pił luce all'esterno e carabinieri in congedo
La precedente amministrazione non aveva previsto telecamere nello scalo: rifatto il progetto
ALBA - Si è svolto nella sede della Pro loco, situata all'ingresso dello scalo ferroviario albense, in via Principe Umberto, l'incontro indetto dalla stessa associazione, “al fine -è stato sottolineato dai vari intervenuti al dibattito- di prendere iniziative, per fronteggiare il degrado in cui versa la stazione”. All'attesa riunione preceduta da un duro comunicato della Pro loco, nel quale la stazione ferroviaria è stata defin
ita: “terra di nessuno, spaccio e malavita”, ha partecipato anche il sindaco
Tonia Piccioni. A suscitare l’ennesima levata di scudi per tale problema che persiste da circa tre lustri, ha contribuito anche il recente caso di morte per overdose di un giovane cittadino albense, di origini russe, trovato cadavere nel bagno di un bar della cosiddetta zona a “ferro di cavallo” che gravita, appunto, intorno alla stazione. Sul banco delle richieste una migliore illuminazione del piazzale antistante l’edificio ferroviario, una maggiore presenza delle Forze dell’ordine e la video sorveglianza. Il primo cittadino albense ha garantito di risolvere, in breve tempo, i primi due punti, con il potenziamento dei riflettori che illuminano l’esterno e con l’incarico all’associazione dei carabinieri in congedo di controllare dalle ore 14 alle ore 20 l’area dello scalo. Dopo tale ora la stazione verrà chiusa, per evitare che diventi luogo di bivacco notturno. Per le video sorveglianza, invece, ci sarà da attendere ancora un pò, in quanto il precedente progetto della passata amministrazione, poi corretto da quella in carica, non aveva previsto telecamere alla stazione.