Domani sera alle ore 21 ci sarą una riunione con al centro il recupero e la sicurezza del luogo
ALBA - “Stazione ferroviaria terra di nessuno, spaccio e malavita”. E’, questo, il duro titolo di una nota della Pro loco Alba che ha sede all’ingresso dello scalo ferroviario, in via Principe Umberto. Con questa pesante premessa, domani sera, alle ore 21, si svolgerà un incont
ro pubblico, indetto dalla stessa Pro loco, “al fine -si legge nel documento- di prendere iniziative, per fronteggiare il degrado in cui versa la stazione”. A suscitare l’ennesima levata di scudi per tale problema che persiste da circa tre lustri, ha contribuito anche il recente caso di morte per overdose di un giovane cittadino albense, di origini russe, trovato cadavere nel bagno di un bar della zona. Il tentativo di riqualificazione attuato dalla Pro loco, circa 3 anni fa, oggi sembra fallito. “La stazione-si insiste nella nota, lunga di episodi negativi- è punto di riferimento per chi usa sostanze nella Val Vibrata. Inoltre, minacce e furti, con la sala d’aspetto occupata da tossici, balordi e senza tetto, fanno la fotografia di una realtà abbandonata. Sono anni che chiediamo la video sorveglianza, che il piazzale antistante venga illuminato, una maggiore sorveglianza, magari coinvolgendo l’Unione dei Comuni, visto che questa non è solo la stazione di Alba Adriatica ma dell’intera vallata”. Alla riunione che si annuncia alquanto rovente, potrebbe partecipare il sindaco
Tonia Piccioni. Con molta probabilità si tornerà a discutere di telecamere e maggior presenza delle Forze dell’ordine. Argomenti già noti che, finora, le passate amministrazioni comunali hanno sempre disatteso, insieme all’essenziale recupero estetico ed urbanistico del luogo che lo renderebbe meno attraente per coloro che vivono nell’illegalità e, comunque, ai margini dell’esclusione sociale.