Alba - Controlli al depuratore consortile per la prossima stagione estiva
Torna la richiesta del sindaco Piccioni dopo il devastante sversamento di liquame, l'anno scorso
ALBA - Sul tavolo del sindaco Tonia Piccioni si ripropone l'annoso problema del controllo dell'impianto di depurazione consortile, tra Alba e Villa Rosa. Dopo il disastroso inquinamento del torrente, avvenuto l'estate scorsa e causa di un divieto di balneazione da record, con circa 1500 metri di litorale albense interdetto alla balneazione, il primo cittadino aveva chiesto una maggiora presenza di addetti al depuratore. La ri
chiesta era sorta anche dal fatto che tale carenza, in occasione di un guasto tecnico, aveva provocato la fuoriuscita di liquame non depurato, poi riversatosi nel fiume. Il negativo aspetto della mancanza di personale, incaricato a sorvegliare il funzionamento dell'impianto, soprattutto, nel periodo estivo, non è stato dimenticato dal sindaco Piccioni che teme il ripetersi di simili e devastanti casi ambientali, peraltro puntuali da oltre un decennio, senza aver mai trovato soluzioni definitive. "Il Ruzzo, -ricorda l'avvocato alla guida di Palazzo di città- in seguito al grave episodio di inquinamento registrato nella trascorsa stagione turistica che ha causato un enorme danno di immagine alla nostra cittadina balneare, aveva promesso di risolvere il problema del controllo tecnico del depuratore, magari anche rivolgendosi a personale esterno. Su questo punto -sottolinea Piccioni- vorrei avere maggiori garanzie per la prossima stagione estiva, spero prima che essa cominci. Nei prossimi giorni -conclude- tornerò ad informarmi della situazione". Nel frattempo, l'impianto, giovedì scorso, è andato in "tilt" per l'improvvisa mancanza di corrente elettrica, determinata però dall'intrusione di ladri di rame che hanno asportato tutti i fili elettrici. In questo caso una vasca di depurazione ha smesso di funzionare e molti cittadini del luogo, il mattino seguente, hanno riferito di avere visto il torrente con le acque più scure del solito, visto anche il periodo invernale.
chiesta era sorta anche dal fatto che tale carenza, in occasione di un guasto tecnico, aveva provocato la fuoriuscita di liquame non depurato, poi riversatosi nel fiume. Il negativo aspetto della mancanza di personale, incaricato a sorvegliare il funzionamento dell'impianto, soprattutto, nel periodo estivo, non è stato dimenticato dal sindaco Piccioni che teme il ripetersi di simili e devastanti casi ambientali, peraltro puntuali da oltre un decennio, senza aver mai trovato soluzioni definitive. "Il Ruzzo, -ricorda l'avvocato alla guida di Palazzo di città- in seguito al grave episodio di inquinamento registrato nella trascorsa stagione turistica che ha causato un enorme danno di immagine alla nostra cittadina balneare, aveva promesso di risolvere il problema del controllo tecnico del depuratore, magari anche rivolgendosi a personale esterno. Su questo punto -sottolinea Piccioni- vorrei avere maggiori garanzie per la prossima stagione estiva, spero prima che essa cominci. Nei prossimi giorni -conclude- tornerò ad informarmi della situazione". Nel frattempo, l'impianto, giovedì scorso, è andato in "tilt" per l'improvvisa mancanza di corrente elettrica, determinata però dall'intrusione di ladri di rame che hanno asportato tutti i fili elettrici. In questo caso una vasca di depurazione ha smesso di funzionare e molti cittadini del luogo, il mattino seguente, hanno riferito di avere visto il torrente con le acque più scure del solito, visto anche il periodo invernale.
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