Alba - Le indagini di due geologi rilevano e confermano i guasti del Vibrata
Nel martoriato fiume valori elevati di metalli pesanti ma anche di coli fecali
ALBA - La conferma che il torrente Vibrata non sia in buona salute arriva anche da uno studio condotto dal geologo,
Luca Di Carlantonio, per l'università La Sapienza a Roma, in collaborazione con il collega
Giovanni Marrone che dirige il centro di ricerca “Scuola Blu” a Martinsicuro e con l’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise. I due geologi hanno verificato nell’indagine idrogeologica e idrogeochimica dell’acquifero alluvionale del Vibrata, un complesso di fattori negativi che hanno prodotto “valori elevati di metalli pesanti come cadmio, piombo, mercurio, ferro e zinco”. Non migliore la situazione per la contaminazione fecale (Escherichia coli) delle acque fluviali che, stando ai dati raccolti nello studio, svolto dal 2008 al 2011, “risulta distribuita per tutta la valle, soprattutto, nella zona di foce, con gli scarichi urbani -si sottolinea nella relazione- che in molti centri non sono funzionanti o addirittura rappresentano la causa principale della presenza di inquinamento microbiologico”. Un lavoro decisamente attuale e che apre scenari importanti per provare ad individuare soluzioni che consentano di sanare le diverse anomalie esistenti che, specie in estate, generano numerosi e degradanti episodi di inquinamento delle acque marine, con danni enormi per l’immagine della tre cittadine della costa vibratiana, ad Alba in particolare. “Azioni di controllo -si indica nel rapporto tecnico- dovrebbero essere eseguite anche sulle quantità di fertilizzanti e concimi usati, sottoponendoli a cospicue analisi delle acque, nonché agli impianti di depurazione, probabilmente non adeguati al carico turistico estivo presente nell’area. Occorre -si conclude- ispezionare anche la funzionalità degli scarichi urbani, in quanto, in alcune aree della valle, la rete fognaria è persino assente”.