(31 Ottobre 2013)
Alba - Un confronto di fuoco che forse avrà strascichi giudiziari
Il congresso de Pd albense lascia annunci di querele e telefonate ai carabinieri
ALBA - Persiste il clima di estrema tensione nel Pd albense che, alcuni giorni fa, in occasione delle primarie provinciali ha mostrato il peggio di sé stesso, con i principali attori, in sella da vent'anni, sempre più lacerati da pesanti divisioni interne, tra la vecchia "nomenklatura" ed i nuovi soggetti politici che iniziano ad emergere. Tale atmosfera che, dopo la clamorosa sconfitta registrata nelle scorse elezioni comunali, ha portato il circolo albense all'azzeramento di tutte le cariche (con la nomina del commissario, Gheri Piantieri), adesso è diventata incandescente. Contestazioni a raffica, urla, accesi scontri verbali ma c'è qualcuno che ha anche raccontato di aver avuto paura fisicamente, sono stati gli elementi salienti del feroce duello congressuale, forse, ancora influenzato dalle astiose e reciproche accuse per aver perso le elezioni comunali, svoltesi appena 5 mesi fa. Inoltre, i fatti avvenuti all'interno della sede del Pd albense, in via Firenze, potrebbero avere anche uno strascico giudiziario, visto che la bagarre si è conclusa con annunci di querele e telefonate ai carabinieri, inviate durante le concitate fasi della riunione. Si è anche venuto a conoscenza che l'infiammata situazione esistente nella sezione albense era stata posta anche sotto l'attenzione della Digos. Insomma, un pessimo quadro, quasi da "far west" e, come affermato dallo stesso Piantieri che ha detto: "il Pd ad Alba è morto", lo sfascio non serba destinato a finire presto. Infatti, il circolo resta commissariato, mentre tanti frastornati e delusi elettori del Pd, oggi, sono contenti per la vittoria del nuovo sindaco Tonia Piccioni.
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