L'esecutivo comunale, in una nota, reagisce alle critiche rivolte dal consigliere Luca Falò
ALBA - L'accusa dichiarata in consiglio comunale verso l'esecutivo municipale, da parte del consigliere di minoranza
Luca Falò (nella foto) (lista Passione per Alba), di aver “spudoratamente copiato” il regolamento Tares dal Comune di Viareggio, scatena la durissima reazion
e
della compagine di maggioranza, guidata dal sindaco
Tonia Piccioni (nella foto). In una nota, diffusa ieri, il primo cittadino albense ed i suoi collaboratori hanno respinto tale addebito, ritenendo “denigratorio” il modo di agire dell'opposizione consiliare. “La macchina del fango -recita il testo- sta funzionando a pieno regime. E’, infatti, infamante l’accusa di plagio rivoltaci da chi sostiene che abbiamo copiato al Comune di Viareggio il regolamento Tares, quando sa che si tratta di un regolamento elaborato sulla base di una traccia ministeriale pressoché perfetta, utilizzata e minimamente variata da ogni Comune del territorio italiano. L’opposizione -si rimarca nel documento- lo sa, ma aziona lo stesso la macchina del fango. Così come sa di ogni Comune italiano del ritardo, previsto dal Governo centrale, nell’approvazione del bilancio di previsione”. L'ultima seduta dell'assise comunale è stata segnata da numerose critiche, nonché da alcuni aspri diverbi, specie per la rovente questione degli scarichi fognari illeciti. Gli esperti oppositori, con passate esperienze amministrative a carico, hanno incalzato la giovane squadra alla guida di Palazzo di città, insediatasi appena 4 mesi fa. Quest’ultima però sembra essere ben solida, più di quanto si pensasse prima del voto. "Non siamo più disposti -concludono i consiglieri di maggioranza- a tollerare questo modo di fare politica che fa del dileggio l’unica arma di confronto. Basta fango e basta politica della chiacchiera. Alba ha bisogno di azioni concrete e di soluzioni reali".