Alba Adriatica - Sindaco all'attacco per l'inquinamento marino e del fiume
Critiche all'Unione dei Comuni ma anche per la Provincia e la Regione
ALBA - L'Unione dei Comuni della Val Vibrata nel mirino del sindaco albense
Tonia Piccioni. Questi, in una recente intervista è tornata a polemizzare con l'organismo consortile politico che lascia poche tracce della sua presenza sul territorio. A Piccioni, dopo essere stata costret
ta ad emanare ben tre ordinanze di divieto temporaneo di balneazione in appena due mesi e mezzo, non sta bene la superficialità dell'Unione dei Comuni verso tale e devastante problematica, legata agli scarichi inquinanti nel torrente Vibrata, soprattutto, per quelli in arrivo proprio dai Comuni interni. "Non possono -ha affermato il primo cittadino albense- pensare di essersi lavate le mani con la parte di contributo economico elargita per il trattamento della foce, con enzimi naturali. Non è neanche possibile continuare a spendere soldi per pulire la foce, mentre poi arriva di tutto". Il sindaco, visto i periodi in cui ha emesso le ordinanze: primi di luglio e settembre, ha forti sospetti che l'inquinamento sia arrivato, in modo particolare, da monte. "Chiedo -ha incalzato Piccioni- al presidente
D'Annuntis cosa pensa della questione e cosa farà l'Unione dei Comuni per risolverla. Se non si cambia -conclude- usciremo dall'unione dei Comuni". Alba, in effetti, è l'unica a pagare per tutti. In internet appare come una località marina pericolosa per la salute pubblica e, per questo, il nuovo sindaco è furente, arrivando a criticare anche il disinteresse della Regione e della Provincia, principali enti competenti per il martoriato fiume.