La degradante situazione del torrente Vibrata provoca l'ennesimo provvedimento restrittivo
ALBA - Estate all'insegna dei poco edificanti divieti di balneazione. Dopo il prelievo dell'Arta (mercoledì scorso), ieri, sono arrivati i risultati delle analisi e, quasi puntuale, è scattata la terza ordinanza del sindaco
Tonia Piccioni che ha dovuto interdire alla balneazione le
acque marine che vanno dalla foce del Vibrata per 300 metri verso l'arenile Sud. I numeri rilevati, peraltro in questo periodo finale della stagione estiva, sono impressionanti. Dalle analisi emerge la presenza di escherichia coli per un valore di 2005 (limite di legge posto a 500) e di enterococchi a 380, con limite stabilito a 200. In spiaggia, per l'ennesima volta, tra i pochi bagnanti di settembre, sono arrivati gli operai del comune ed i vigili urbani, per apporre i cartelli di divieto temporaneo di balneazione. In questa occasione, vista l'estensione, indicata nel provvedimento restrittivo del sindaco, torna sotto accusa il martoriato torrente Vibrata, con tutto ciò che viene da monte, depuratore consortile di Alba e Villa Rosa, compreso. Gli operatori turistici, i villeggianti e gli stessi albensi, sono stanchi di questa degradante situazione ambientale che si protrae da diversi anni. Inoltre, sta diventando una deleteria abitudine, come accaduto in questa estate, per ben 3 volte in due mesi e mezzo. Il Comune albense, in questi giorni, sta facendo passi importanti per cercare di risolvere il problema degli scarichi fognari collegati alle condotte di acque bianche ma per quanto concerne il miglioramento dello stato ambientale del fiume, in particolare dell'impresentabile foce, sembra non riuscire ad ottenere immediati risultati, nonostante denunce ed esposti alle autorità preposte. Tutti però sperano che il divieto non diventi permanente e di uscire, al più presto, da questo ricorrente incubo estivo.