Alba - L'ordinanza per scarico abusivo scatena polemiche politiche

Il gruppo di minoranza Alba in Comune parla di polverone mediatico. L'aspetto era già noto

ALBA - Il clamore suscitato intorno all'ordinanza emanata dal sindaco Tonia Piccioni (il 13 agosto scorso), per irregolare collegamento delle acque nere alla rete di acque bianche, nei confronti di un'hotel albense, non cessa di destare commenti di vario genere. Adesso però arriveranno anche feroci polemiche politiche, mentre la stessa proprietà dell'albergo pensa di rivolgersi ad un legale. Infatti, sulla vicenda dell'ordinanza per scarico abusivo, domani, dovrebbero essere diffuse le prime prese di posizione ufficiali, da parte dei gruppi dell'opposizione consiliare. "Finora, -si osservava in anticipo, ieri, nelle fila della lista di Alba Comune- abbiamo taciuto per il bene di Alba che per l'ennesima volta ha subito un danno all'immagine turistica. La notizia -sottolineano alcuni esponenti del gruppo di minoranza- è rimbalzata anche sui giornali nazionali che hanno mostrato in malo modo la nostra località balneare e, questo, senza particolari motivi". Sì, perché dalle parti di Alba in Comune (rappresentata in consiglio comunale dai consiglieri Nicolino Colonnelli (nella foto) e Giuliano Vallese), si adombra l'ipotesi che l'ordinanza comunale sullo scarico irregolare dell'hotel, sia stata un polverone mediatico allestito dal sindaco Tonia Piccioni e dal vice presidente della Provincia Renato Rasicci. Per Colonnelli che desidera aspettare domani, per divulgare il comunicato ufficiale e "per essere più preciso sul caso in questione", comunque, la storia è nota dallo scorso anno, quando i controlli dell'ex sindaco Franchino Giovannelli accertarono l'esistenza di 6 stanze non collegate alla rete fognaria. "Il problema -ricorda Colonnelli- si risolse subito con la loro immediata chiusura, in attesa di metterle a norma. Il sindaco -ha concluso- non deve fare lo sceriffo ma amministrare".