Alba - Hotel albense scarica il liquame nella condotta di acque bianche
Ordinanza del sindaco dopo l'accertamento: "Io -ha detto- Alba la rigiro come un calzino".
ALBA - "Io Alba la rigiro come un calzino". A dirlo con la convinzione di sa che ha fatto un buon servizio per l'intera collettività, è stato il sindaco della stessa cittadina costiera,
Tonia Piccioni (nella foto), arrivata alla guida di Palazzo di città soltanto dallo scorso giugno. La battuta spunta in un'intervista successiva alla clamorosa ordinanza emessa nei confronti dell'hotel Boston, per scarico abusivo. Gli accertamenti tecnici effettuati insieme ad addetti della Asl Teramo Distretto di Nereto, erano scattati già nello scorso giugno, in seguito ad alcune denunce fatte dal primo cittadino albense. Ora però la verifica ha evidenziato che "nell'immobile -si legge nell'ordinanza del sindaco- la fognatura delle acque nere è innestata irregolarmente sulla condotta di acque bianche". Alla proprietà dell'albergo è stato ordinato l'immediato divieto di scarico sulla condotta di acque bianche, la rimozione dell'allaccio in 7 giorni dalla notifica dell'atto (avvenuta l'altro ieri), la dismissione di eventuali fosse biologiche e pozzi neri e l'allaccio alla pubblica rete della fognatura. Pena sanzioni pecuniarie previste dal codice ed avvio del procedimento per la revoca dell'agibilità. L'aspetto, nel frattempo, ha suscitando reazioni positive nell'ambiente degli operatori turistici ma anche sconcerto. In particolare, quest'ultimi, non si aspettavano certo che le maleodoranti ed inquinanti fuoriuscite di liquame in spiaggia provenissero da una struttura ricettiva. L'ordinanza segna un profondo cambiamento rispetto al passato, con le precedenti amministrazioni comunali disinteressate ad arrivare in fondo al problema. "Voglio -ha ribadito Piccioni- la verità su questi episodi ambientali che mettono a rischio la salute pubblica e rovinano l'immagine turistica, non solo di Alba, ma dell'intero Abruzzo. Il controllo continuerà".