(13 Luglio 2013)
Alba Adriatica - Danni ingenti per il divieto di balneazione
Tutti i rappresentanti di categoria sono adirati contro gli enti preposti
ALBA – Dopo l'ennesimo disastro ambientale che ha visto entrare in vigore l'ordinanza di divieto di balneazione, per 3 giorni: da martedì a giovedì scorsi, poi revocata dal sindaco Tonia Piccioni (nella foto), l'altro ieri, ora si contano solo gli ingenti danni d'immagine ed economici. I valori delle analisi hanno confermato il rientro nella normalità ma gli imprenditori turistici albensi e lo stesso sindaco Piccioni, sono sul piede di guerra, visto che il negativo fenomeno si ripete con sistematica e devastante puntualità. "Di questo passo, -sottolinea il primo cittadino albense- senza interventi risolutivi, dal divieto temporaneo ci troveremo a dover emanare il divieto permanente di balneazione". Piccioni, con l'esposto già inoltrato all'autorità giudiziaria, ribadisce la ferma intenzione di voler andare fino in fondo, per accertare cause e responsabilità. Non meno adirata l'intera categoria degli albergatori e dei balneatori, con i loro massimi rappresentanti infuriati per questi rovinosi episodi che vanificano tutto il loro impegno per la promozione del luogo e, quindi, dell'Abruzzo. Tra i commenti più critici emerge quello di Giammarco Giovannelli (Federalberghi) che, visto il totale disinteresse degli organi preposti, propone di aderire alla regione Marche e, inoltre, che l'Unione dei Comuni della Val Vibrata, è un organismo quasi inutile.
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